La creatura umana abituata a sostare nella propria interioritร diviene sempre piรน capace di dare il nome ai desideri profondi che la abitano, e tra questi la brama non sempre confessata del primeggiare, la corsa ai posti che danno potere, successo e notorietร . A questo ordine di pensieri offre frammenti decisivi di luce la pagina evangelica odierna, introdotta da un lato dal secondo annuncio di passione: ยซIl Figlio dell’uomo sta per essere consegnatoยป, e dall’altro dallaย costatazione che: ยซessi, i discepoli, non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioniยป (Mc 9,31-32). L’evangelista annota con cura la distanza che intercorre tra i pensieri di Gesรน e quelli dei suoi pur percorrendo la stessa ยซviaยป, termine in Marco metafora della sequela, del camminare con Gesรน dietro a Gesรน. Un fare strada insieme al momento contraddistinto da due visioni antitetiche della messianicitร . Di fatto gli occhi e gli orecchi dei discepoli sono ciechi e sordi (Mc 4,12; 8,18.33) a capire Gesรน, il consegnato dalle mani del Padre a un mondo amato per farne in lui un mondo nuovo, come il consegnato dalle mani dell’uomo a una morte ignominiosa. Un Gesรน ridotto a ยซcosaยป consegnato da Giuda ai sommi sacerdoti (Mc 14,10), da costoro a Pilato (Mc 15,1.10) e da quest’ultimo ai soldati (Mc 15,15). Per Pietro (Mc 8,32), per i figli di Zebedeo (Mc 10,35-40) e per i discepoli in genere lunga รจ la strada che porta a una lettura della messianicitร in sintonia con le figure bibliche del Figlio dell’uomo (Dn 7,13), del Servo sofferente (Is 52,13-53,12) e del Giusto condannato a una morte infame (Sap 2,12-20). Una lettura che, come avvertono gli stessi discepoli, necessita di supplementi di spiegazione volutamente sottaciuti per timore di trovarsi di fronte a un messaggio troppo duro (Mc 9,32). Al momento essi restano abbarbicati alla loro visione e alle conseguenze che ne derivano: preso il potere da parte di Gesรน chi siederร alla sua destra e alla sua sinistra? (Mc 10,37), chi saranno i primi ministri del suo regno?
E cosรฌ mentre Gesรน annunciava la sua passione i discepoli discutevano per via su: ยซChi tra di loro fosse il piรน grandeยป (Mc 9,34), il primo, silenziosi dinanzi alla esplicita domanda di Gesรน: ยซDi che cosa stavate discutendo lungo la via?ยป (Mc 9,33). Il tacere di chi si vergogna di uscire allo scoperto esponendo apertamente la ragione di un conflitto presente tra i Dodici come nella comunitร di Marco e in quelle di ogni luogo e tempo. Questione dinanzi alla quale รจ bene tacere dando spazio alla parola di Gesรน, una parola pronunciata in ยซcasaยป, metafora del rapporto intimo e amicale con Gesรน. Ieri come oggi egli si siede dinanzi ai suoi e dice a tutti ciรฒ che ha detto ai Dodici: ยซSe uno vuole essere il primo, sia l’ultimo e servo di tutti. E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป (Mc 9,35-37). Passaggio di rara preziositร in cui Gesรน dice ai suoi ciรฒ che egli รจ e fa: รจ il Figlio venuto a servire e a dare la vita (Mc 10,45), รจ il Maestro e Signore venuto quale schiavo a lavare i piedi (Gv 13,13-15), รจ il primo di natura divina che ha spogliato se stesso assumendo la forma e la condizione umane dell’ultimoย (Fil 2,6-7), รจ il ricco divenuto povero (2 Cor 8,9). Per Gesรน essere il primo vuol dire essere il servo di tutti da una posizione povera di rilevanza mondana, servo che elegge a primi della sua cura gli ultimi qui rappresentati dai bambini, i poveri per eccellenza nel loro essere totale dipendenza. Questo รจ il primato da ricercare, di esso Gesรน in croce รจ adempiuta esegesi, spiegazione.
L’insegnamento รจ chiaro. A nessuno รจ richiesto di negare e di negarsi al desiderio di divenire il primo avvertiti del fatto che dietro questa affermazione, se rettamente intesa, si nasconde la legittima ambizione del divenire semplicemente se stessi, la propria veritร . Ove ciรฒ accade lรฌ ciascuno รจ davvero una primizia unica e irripetibile, non secondo a nessuno e non gregario di nessuno. Una primizia, suggerisce Gesรน, non posseduta dal demone della prepotenza che rende sudditi gli altri, che mette i piedi in testa agli altri e che toglie il respiro agli altri. Ma posseduta dallo spirito del servizio che soffia all’orecchio della mente la giusta posizione da assumere nella vita, l’ultima, e ancora gli amici primi da accogliere e da servire nella vita, gli ultimi, ai quali Cristo stesso si รจ identificato (Mc 9,37) elevandoli a rango di sacramento della sua presenza. Spirito di servizio che infine soffia alla nostra mente la lettura di sรฉ come luoghi attraverso cui Cristo continua ad essere l’abbraccio di Dio ai poveri della terra: ยซSapendo queste cose, sarete beati, se le metterete in praticaยป (Gv 13,17). A questa grandezza chiama Colui che fa cose meravigliose nei suoi umili servi (Lc 1,49).
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XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Sap 2, 12.17-20; Sal.53; Gc 3,16 – 4,3; Mc 9, 30-37
Il Figlio dell’uomo viene consegnato…
Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondoย Marco
30Partiti di lร , attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโuomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. 32Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. 33Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. 34Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. 35Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servitore di tuttiยป. 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 23 – 29 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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