Giorno liturgico
Sabato, XXIII settimana del Tempo Ordinario
Commento a cura del Rev. D. Albert SOLS i Lรบcia (Barcelona, Spagna)
ยซUn uomo, partendo per un viaggio, chiamรฒ i suoi servi e consegnรฒ loro i suoi beniยป
Oggi, contempliamo la parabola dei talenti. In Gesรน osserviamo (come) un periodo di cambio nello stile del suo messaggio: lโannunzio del Regno non si limita tanto a dimostrare la sua prossimitร quanto a descrivere il suo contenuto mediante racconti: รจ lโora delle parabole!
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Un grandโuomo decide di intraprendere un lungo viaggio, e confida tutto il patrimonio ai suoi servitori. Poteva averlo distribuito in parti uguali, ma non lo fece cosรฌ. Diede a ciascuno dโaccordo alle sue capacitร (cinque, due ed un talento). Con quel denaro ogni servitore potรฉ capitalizzare lโinizio di un buon affare. I primi due si dedicarono ad amministrare i loro depositi, ma il terzo โper paura o per pigriziaโ preferรฌ nasconderlo evitando ogni investimento: si chiuse nella comoditร della sua propria povertร .
Il signore ritornรฒ e… richiese la resa dei conti (cf. Mt 25,19). Premiรฒ il coraggio dei primi due che raddoppiarono il deposito affidato. Il comportamento con il servo โprudenteโ fu molto diverso.
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Il messaggio della parabola continua ad essere di grande attualitร . Le moderne democrazie camminano verso una separazione progressiva tra la Chiesa e lo Stato. Questo non รจ controproducente, anzi al contrario. Tuttavia, questa mentalitร globale e progressiva racchiude un effetto secondario, pericoloso per i cristiani: essere lโimmagine viva di quel terzo servo a chi il signore (figura biblica di Dio Padre) rimproverรฒ molto severamente. Senza malizia, soltanto per comoditร o paura, corriamo il pericolo di nascondere e ridurre la nostra fede cristiana al circolo privato della famiglia e degli amici intimi. Il Vangelo non puรฒ limitarsi ad una lettura e contemplazione sterile. Dobbiamo amministrare con coraggio e rischio la nostra vocazione cristiana nel proprio ambiente sociale e professionale proclamando la figura di Cristo con le parole e il testimonio.
Commenta SantโAgostino: ยซquelli che predichiamo la parola di Dio ai popoli non siamo tanto lontani dalla condizione umana e dalla riflessione basata nella fede da non avvertire i nostri pericoli. Perรฒ ci conforta il fatto che, dove cโรจ il nostro pericolo a causa del ministero, li abbiamo lโaiuto delle vostre preghiereยป.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli questa parabola:
ยซAvverrร come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamรฒ i suoi servi e consegnรฒ loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacitร di ciascuno; poi partรฌ.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andรฒ a impiegarli, e ne guadagnรฒ altri cinque. Cosรฌ anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnรฒ altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andรฒ a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornรฒ e volle regolare i conti con loro.
Si presentรฒ colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portรฒ altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone โ, sei stato fedele nel poco, ti darรฒ potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentรฒ poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone โ, sei stato fedele nel poco, ti darรฒ potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentรฒ infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciรฒ che รจ tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cosรฌ, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perchรฉ a chiunque ha, verrร dato e sarร nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrร tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; lร sarร pianto e stridore di denti”ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
