Togli prima la trave dal tuo occhio
In questa 8ยช domenica del tempo ordinario, sia nella prima lettura, come nel vangelo, viene data importanza alla parola per riconoscere una persona che sia realmente retta e buona e non copra (con la stessa parola, ossia con lโipocrisia) il proprio pensiero e le proprie azioni. Infatti in entrambi i testi, come anche nel salmo 91, viene usata lโimmagine dellโalbero e dei suoi frutti: nella prima lettura lโautore sacro scrive: ยซIl frutto dimostra come รจ coltivato lโalbero, cosรฌ la parola rivela i pensieri del cuoreยป, mentre nel salmo leggiamo: ยซIl giusto fiorirร come palma [โฆ]. Nella vecchiaia daranno ancora fruttiยป.
Ma scendiamo, ora, nel dettaglio del brano evangelico.
Abbiamo ascoltato lโultima parte del cosiddetto ยซdiscorso della pianuraยป. Gesรน ha una particolare ripugnanza per la falsitร . Egli preferisce il peccatore allโuomo falso; il pubblicano che si batte il petto al fariseo che si mette una maschera di bontร . Perchรฉ? Perchรฉ il peccato nascosto, resta e marcisce; mentre il peccato portato alla luce dal pentimento, รจ perdonato e si dissolve. Per questo il Signore non perde occasione per invitarci a far luce dentro di noi, ad aprire tutte le pieghe della nostra coscienza alla luce del sole di Dio, in modo che non resti nessuna ombra e nessuno spazio per le tenebre. Questo รจ il senso dellโinsegnamento che oggi ci dร il Signore. Lโevangelista Luca annota scrivendo che Gesรน, rivolgendosi ai suoi discepoli disse: ยซLโuomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; lโuomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciรฒ che dal cuore sovrabbondaยป.
Sono parole molto forti ma che ci aiutano a riflettere. Per i farisei unโazione รจ buona se concorda esternamente con la legge di Dio. Per Gesรน, invece, unโazione รจ buona soltanto quando esce da un cuore buono: altrimenti รจ una finzione, una ipocrisia. In parole molto semplici, Gesรน fa notare che se non abbiamo un cuore pieno di bontร e rettitudine, tutto ciรฒ che facciamo porterร il marchio delle nostre cattive intenzioni, anche se esse sono nascoste. Sorge spontanea una domanda: le nostre azioni sono buone o cattive? Se sono buone anche le azioni saranno buone; se invece sono cattive anchโesse saranno cattive anche se davanti agli uomini appariranno buone e conformi alla legge di Dio. Ad esempio: visitare gli ammalati, portare una parola buona a chi soffre, soccorrere un anziano nelle necessitร , sono azioni buone. Se queste azioni si fanno per esibizione, per essere elogiati, per ottenere qualcosa che ci interessa, allora lโazione che appare buona davanti agli uomini, davanti a Dio non lo รจ, perchรฉ รจ ipocrisia, falsitร , e la falsitร non ci conduce al Regno di Dio. A questo punto viene spontaneo chiederci: come faccio a sapere se le mie azioni partono da un cuore buono?
A questa domanda risponde Gesรน: ยซNon vi รจ albero buono che produca un frutto cattivo, nรฉ vi รจ dโaltronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, nรฉ si vendemmia uva da un rovoยป. Ciรฒ significa che รจ lโalbero buono โ ossia il cuore โ che fa frutti buoni! Se il cuore รจ buono, tutto ciรฒ che si fa lo si fa per amore di Dio e del prossimo. Se invece io mi accorgo che prendo atteggiamenti buoni soltanto quando qualcuno mi vede o mi deve elogiare, evidentemente non sono una persona buona ma voglio apparire tale: e questa รจ finzione! Se invece faccio del bene non per essere apprezzato, allora lโalbero รจ buono. Ora possiamo capire il senso dellโavvertimento iniziale del Signore: ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?ยป. Cioรจ: se noi abbiamo nel cuore uno spessore di cattiveria, come possiamo correggere gli altri? Se noi critichiamo e giudichiamo i nostri fratelli, come possiamo dire che dobbiamo amare e non giudicare?
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Ed ecco, allora la raccomandazione di Gesรน: ยซCome puoi dire al tuo fratello: โFratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhioโ, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโocchio del tuo fratelloยป. Il Signore, con questa affermazione, ci mette in guardia dal rischio dellโipocrisia. Quante volte, purtroppo, siamo ipocriti quando mettiamo tanto zelo nel correggere i difetti degli altri, mentre poi non guardiamo i nostri. Quando recitiamo il Confiteor, diciamo: ยซConfesso a Dio onnipotente, e a voi fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni. Per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpaยป. Riflettiamo su quello che stiamo dicendo? Ci battiamo il petto. Questo gesto รจ per noi un gesto esteriore o un gesto di vero pentimento?
Solo un comportamento sincero e umile, puรฒ riempire di senso le nostre relazioni quotidiane con il Signore, con gli altri e con noi stessi. Fingere, simulare, vivere nella falsitร , invece, equivale a vivere da ยซsepolcri imbiancatiยป.
Concludo con le parole pronunciate da Papa Francesco durante lโAngelus del 7-9-2014. Meditiamo su ciรฒ che il Sommo Pontefice ha detto: ยซAnche le parole uccidono! Quando io sparlo, quando io faccio una critica ingiusta, quando io โspelloโ un fratello con la mia lingua, questo รจ uccidere la fama dellโaltro! Anche le parole uccidono. Facciamo attenzione a questoโฆ ร molto brutto vedere uscire dalla bocca di un cristiano un insulto o una aggressione. ร brutto. Capito? Niente insulto! Insultare non รจ cristianoโฆ Davanti a Dio siamo tutti peccatori e bisognosi di perdono. Tutti. Gesรน, infatti, ci ha detto di non giudicare. La correzione fraterna รจ un aspetto dellโamore e della comunione che devono regnare nella comunitร cristiana, รจ un servizio reciproco che possiamo e dobbiamo renderci gli uni gli altri. Correggere il fratello รจ un servizio, ed รจ possibile ed efficace solo se ciascuno si riconosce peccatore e bisognoso del perdono del Signore. La stessa coscienza che mi fa riconoscere lo sbaglio dellโaltro, prima ancora mi ricorda che io stesso ho sbagliato e sbaglio tante volteยป.
Don Lucio D’Abbraccio
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