Vangelo della Domenica – 22 ottobre 2017 – don Antonello Iapicca

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Di chi siete โ€œiconaโ€?

Iconostasi, Sanok, Polonia / Wikimedia Commons - Przykuta, Public Domain
Iconostasi, Sanok, Polonia / Wikimedia Commons – Przykuta, Public Domain

Su quali โ€œcertezzeโ€ fondiamo la nostra vita? San Paolo ricorda ai Tessalonicesi e a ciascuno di noi di essere stati โ€œeletti da Dioโ€, grazie al Vangelo che si รจ โ€œdiffusoโ€, letteralmente si potrebbe tradurre anche โ€œci haย generatoโ€, attraverso la โ€œparola, la potenza dello Spirito Santo e conย profonda convinzioneโ€.

Questโ€™ultimo termine รจ fondamentale: esso deriva dalla radice greca che indica โ€œpienezzaโ€. Da essa nascono termini affini che possono significare anche โ€œriempire un recipienteโ€, โ€œcompiere un dovereโ€, โ€œcompletare oย restituire un tributoย o un salarioโ€.

La โ€œprofonda convinzioneโ€, dunque, รจ legata a unโ€™esperienza: lโ€™annuncio ricevuto con la predicazione si รจ rivelato autentico per la potenza dello Spirito Santo, che ha dato compimento e pienezza al Vangelo. Fatti reali, miracoli concreti nella propria vita โ€œriempitaโ€ da Cristo, รจ questa la certezza dei cristiani.

Come gli altri pagani entrati nelle diverse comunitร , anche i Tessalonicesi avevano lโ€™esperienza della morte a causa dei loro peccati, โ€œnei quali hanno vissuto alla maniera di questo mondoโ€; ma anche che โ€œDio, ricco di misericordia, per grazia, li ha fatti resuscitare e sedere nei cieli in Cristo Gesรนโ€.

Il fondamento della loro fede era proprio la vita nuova che conducevano: non tradivano piรน la moglie, non abortivano e non abbandonavano i propri figli; non erano piรน schiavi delle concupiscenze, non servivano mammona, amavano i nemici. Era una vita celeste, propria di chi รจ statoย โ€œrestituitoโ€ย al Padre che รจ nei Cieli.

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E cosรฌ era stato: sepolti con Cristo nel battesimo, vi avevano lasciato lโ€™immagine dellโ€™uomo di terra, quella del primo Adamo caduto nel peccato; e riemersi dalle acque era rinati con Lui, il secondo Adamo, rivestiti dellโ€™immagine dellโ€™uomo celeste.

E tu, ed io? Guardiamoci allo specchio, e vediamo quale sia la nostra immagine. Eโ€™ la parte nascosta della risposta di Gesรน ai โ€œdiscepoli dei farisei e agli erodianiโ€: โ€œmostratemi la moneta del tributoโ€.ย  E a noi dice: โ€œmostratemi la vostra vita: di chi รจ lโ€™immagine e lโ€™iscrizione?โ€. Di chi siete โ€œiconaโ€, e che cosa annuncia la vostra condotta?

Sulla moneta del โ€œtributoโ€, lโ€™imposta โ€œper testaโ€ imposta da Roma, vi era lโ€™immagine dellโ€™imperatore Tiberio e lโ€™iscrizione โ€œTiberio Cesare, augustoย figlio del divino Augusto, pontefice massimoโ€.ย  E in noi, quale volto risplende? E di chi siamo figli?

Per rispondere occorre risalire allโ€™origine del brano evangelico. E, nascosta, vi troviamo la grande questione posta dal figlio di Giuseppe il carpentiere: chi sono io per la gente? E per te? Per i farisei era un eretico, un impostore, addirittura un demonio. Ed era una certezza granitica, ma non era la โ€œprofonda convinzioneโ€ dei Tessalonicesiโ€ฆ

Per questo non potevano tollerare che Gesรน si spacciasse per Figlio di Dio. Non poteva essere Lui il Messia. Si erano, infatti, giร  messi dโ€™accordo tra loro e con gli erodiani, un gruppo legato a Erode e che, probabilmente, riconosceva in lui il Messia. Due fazioni opposte riunite dal rifiuto di Gesรน e dallโ€™obiettivo di toglierlo di mezzo.

Per questo inviano i loro โ€œapostoliโ€:ย altri se stessiย incaricati di mettere in trappola Gesรน.ย  Sรฌ, anche la โ€œmaliziaโ€ ha i suoi missionari; ma sono โ€œipocritiโ€, attori che recitano una parte che non corrisponde alla loro realtร . Allungano le frange, pregano ostentatamente, espongono lโ€™immagine di Dio ma dentro sono pieni di rapina e malizia.

E Gesรน si trova ad affrontare queste monete false. Ha davanti lโ€™ipocrisia che tutti ci avvolge,ย come quando preghiamo o andiamo a messa e ci rivolgiamo a Lui, mentre il nostro cuore รจ lontanissimo, parcheggiato fuori della Chiesa, schiavo del mondo e della sua mentalitร .

Ma lโ€™ipocrisia si fa evidente nel modo in cui essi iniziano a rivolgersi al Signore: โ€œsappiamo che insegni la via di Dio senza nascondere la veritร , e non guardi in faccia a nessuno perchรฉ non guardi le apparenzeโ€. Ed รจ vero, e lo sperimenteranno nella sua risposta. Ma nelle loro parole vi รจ un doppio senso terribile:ย tu non ti curi di nessun uomo.

Eโ€™ qui che nasce lโ€™ipocrisia, da questa immagine falsa di Gesรน che essi avevano. Non potevano specchiarsi nel suo volto come figli nel Figlio; non potevano aprirsi umilmente al suo amore,ย perchรฉ pensavano male di Lui.ย Come noi, che non vogliamo essere come Gesรน, che la sua immagine sia impressa in noi. Ne siamo scandalizzati, perchรฉ oppressi dalla superbia.

Dubitiamo di Lui, come Adamo ed Eva furono indotti dal demonio a dubitare di Dio. Dietro la libertร  di Gesรน, dietro la sua parresia, non si nasconde forse lโ€™indifferenza cinica verso i miei problemi? La Chiesa mi dice che dietro a questa storia difficile, di sofferenze e solitudine, a questo matrimonio che fa acqua, cโ€™รจ la mano di Dio che resta spesso invisibile e misteriosa. Ma non sarร  invece che Dio si disinteressa di me, mi lascia soffrire, perchรฉ non ha davvero a cuore le mie cose?

Risuona la stessa insinuazione del serpente: โ€œtu che pensi, cheย opinioneย hai?โ€ Non cโ€™entra la fede, cโ€™entrano i pensieri umani: pensa con la tua testa, non vedi che il frutto che Dio ti proibisce รจ bello, buono e puรฒ esaudire il tuo desiderio di essere come Lui? Si, non solo immagine e somiglianza di Dio, puoi diventare tu stesso dioโ€ฆ Come Augusto, come Tiberio, come Erodeโ€ฆ

Per questo chiedono a Gesรน se โ€œรจย lecitoย pagare il tributoโ€, che in greco puรฒ anche significareย โ€œcโ€™รจ il potere, lโ€™autoritร ?โ€. Ah, allora la questione รจ davvero seria! Eโ€™ in gioco lโ€™identitร  e lโ€™autoritร  di Gesรน, che รจ la stessa di Dio.ย Eโ€™ in gioco lo Shemร , il cuore della fede di Israele. Eโ€™ come se chiedessero a Gesรน:ย chi ha autoritร  assoluta sulla nostra vita? Chi amare con tutto il cuore, la mente e le forze?ย Ma non per essere illuminati davvero, solo per trovare un pretesto contro di Lui. Avevano giร  scelto il loro Re, e non era Dio.

La stessa domanda risuona oggi nelle nostre chiese per provare lโ€™intenzione dei nostri cuori e laย certezzaย della nostra fede: chi conduce la nostra storia? Chi puรฒ dirci che cosa โ€œรจ lecitoโ€ e cosa non lo รจ? Perchรฉ per comprendere quale immagine portiamo, occorre sapere a chi apparteniamo: a Dio che ci ha scelti da sempre, o a Cesare, cioรจ al demonio, che invece scegliamo noi?

Scriveva Santโ€™Ilario che chi sceglie lโ€™immagine di Cesare sarร  poi obbligato a versargli i tributi, mentre chi sceglie lโ€™immagine di Dio รจ libero, non deve nulla al mondo. Il demonio, infatti, esige da noi la tassa su ogni pensiero, parola, gesto. I peccati, con cui lo dobbiamo servire. Non sono essi lโ€™immagine che riflettiamo in famiglia, al lavoro, ovunque?

Ma Dio รจ geloso di noi. E viene ancora con la sua Chiesa a cercarci per strapparci di dosso lโ€™immagine ipocrita che non si addice ai figli di Dio. Davvero vuoi laย certezzaย dei Tessalonicesi? Davvero vuoi accogliere Dio come lโ€™unico tuo Signore, e lasciarlo condurre la tua storia come ha fatto con Israele? Vedrai โ€œCiroโ€, immagine degli eventi impensabili e incomprensibili, chiamato da Dio perchรฉ tutto concorra al tuo bene. Sperimentare questo รจ laย pienezza della fede, lโ€™unica che ci fa โ€œrestituire a Dio quello che suoโ€, cioรจ tutto noi stessi.

Allora lasciati ammaestrare dalla Chiesa, porgi lโ€™orecchio alla predicazione, accostati alla confessione e lascia a Cristo i tuoi peccati; mangia il suo Corpo e bevi il suo Sangue per risorgere con Lui ed essere trasformato nella sua stessa immagine, figlio nel Figlio, luce per il mondo.

don Antonello Iapicca per Zenit.org

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 22 ottobre 2017 anche qui.

XXIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 22, 15-21
Dal Vangelo secondoย  Matteo

15Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: ยซMaestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo veritร . Tu non hai soggezione di alcuno, perchรฉ non guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, diโ€™ a noi il tuo parere: รจ lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?ยป. 18Ma Gesรน, conoscendo la loro malizia, rispose: ยซIpocriti, perchรฉ volete mettermi alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributoยป. Ed essi gli presentarono un denaro. 20Egli domandรฒ loro: ยซQuesta immagine e lโ€™iscrizione, di chi sono?ยป. 21Gli risposero: ยซDi Cesareยป. Allora disse loro: ยซRendete dunque a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 22 – 28 Ottobre 2017
  • Tempo Ordinario XXIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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