Di chi siete โiconaโ?

Su quali โcertezzeโ fondiamo la nostra vita? San Paolo ricorda ai Tessalonicesi e a ciascuno di noi di essere stati โeletti da Dioโ, grazie al Vangelo che si รจ โdiffusoโ, letteralmente si potrebbe tradurre anche โci haย generatoโ, attraverso la โparola, la potenza dello Spirito Santo e conย profonda convinzioneโ.
Questโultimo termine รจ fondamentale: esso deriva dalla radice greca che indica โpienezzaโ. Da essa nascono termini affini che possono significare anche โriempire un recipienteโ, โcompiere un dovereโ, โcompletare oย restituire un tributoย o un salarioโ.
La โprofonda convinzioneโ, dunque, รจ legata a unโesperienza: lโannuncio ricevuto con la predicazione si รจ rivelato autentico per la potenza dello Spirito Santo, che ha dato compimento e pienezza al Vangelo. Fatti reali, miracoli concreti nella propria vita โriempitaโ da Cristo, รจ questa la certezza dei cristiani.
Come gli altri pagani entrati nelle diverse comunitร , anche i Tessalonicesi avevano lโesperienza della morte a causa dei loro peccati, โnei quali hanno vissuto alla maniera di questo mondoโ; ma anche che โDio, ricco di misericordia, per grazia, li ha fatti resuscitare e sedere nei cieli in Cristo Gesรนโ.
Il fondamento della loro fede era proprio la vita nuova che conducevano: non tradivano piรน la moglie, non abortivano e non abbandonavano i propri figli; non erano piรน schiavi delle concupiscenze, non servivano mammona, amavano i nemici. Era una vita celeste, propria di chi รจ statoย โrestituitoโย al Padre che รจ nei Cieli.
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E cosรฌ era stato: sepolti con Cristo nel battesimo, vi avevano lasciato lโimmagine dellโuomo di terra, quella del primo Adamo caduto nel peccato; e riemersi dalle acque era rinati con Lui, il secondo Adamo, rivestiti dellโimmagine dellโuomo celeste.
E tu, ed io? Guardiamoci allo specchio, e vediamo quale sia la nostra immagine. Eโ la parte nascosta della risposta di Gesรน ai โdiscepoli dei farisei e agli erodianiโ: โmostratemi la moneta del tributoโ.ย E a noi dice: โmostratemi la vostra vita: di chi รจ lโimmagine e lโiscrizione?โ. Di chi siete โiconaโ, e che cosa annuncia la vostra condotta?
Sulla moneta del โtributoโ, lโimposta โper testaโ imposta da Roma, vi era lโimmagine dellโimperatore Tiberio e lโiscrizione โTiberio Cesare, augustoย figlio del divino Augusto, pontefice massimoโ.ย E in noi, quale volto risplende? E di chi siamo figli?
Per rispondere occorre risalire allโorigine del brano evangelico. E, nascosta, vi troviamo la grande questione posta dal figlio di Giuseppe il carpentiere: chi sono io per la gente? E per te? Per i farisei era un eretico, un impostore, addirittura un demonio. Ed era una certezza granitica, ma non era la โprofonda convinzioneโ dei Tessalonicesiโฆ
Per questo non potevano tollerare che Gesรน si spacciasse per Figlio di Dio. Non poteva essere Lui il Messia. Si erano, infatti, giร messi dโaccordo tra loro e con gli erodiani, un gruppo legato a Erode e che, probabilmente, riconosceva in lui il Messia. Due fazioni opposte riunite dal rifiuto di Gesรน e dallโobiettivo di toglierlo di mezzo.
Per questo inviano i loro โapostoliโ:ย altri se stessiย incaricati di mettere in trappola Gesรน.ย Sรฌ, anche la โmaliziaโ ha i suoi missionari; ma sono โipocritiโ, attori che recitano una parte che non corrisponde alla loro realtร . Allungano le frange, pregano ostentatamente, espongono lโimmagine di Dio ma dentro sono pieni di rapina e malizia.
E Gesรน si trova ad affrontare queste monete false. Ha davanti lโipocrisia che tutti ci avvolge,ย come quando preghiamo o andiamo a messa e ci rivolgiamo a Lui, mentre il nostro cuore รจ lontanissimo, parcheggiato fuori della Chiesa, schiavo del mondo e della sua mentalitร .
Ma lโipocrisia si fa evidente nel modo in cui essi iniziano a rivolgersi al Signore: โsappiamo che insegni la via di Dio senza nascondere la veritร , e non guardi in faccia a nessuno perchรฉ non guardi le apparenzeโ. Ed รจ vero, e lo sperimenteranno nella sua risposta. Ma nelle loro parole vi รจ un doppio senso terribile:ย tu non ti curi di nessun uomo.
Eโ qui che nasce lโipocrisia, da questa immagine falsa di Gesรน che essi avevano. Non potevano specchiarsi nel suo volto come figli nel Figlio; non potevano aprirsi umilmente al suo amore,ย perchรฉ pensavano male di Lui.ย Come noi, che non vogliamo essere come Gesรน, che la sua immagine sia impressa in noi. Ne siamo scandalizzati, perchรฉ oppressi dalla superbia.
Dubitiamo di Lui, come Adamo ed Eva furono indotti dal demonio a dubitare di Dio. Dietro la libertร di Gesรน, dietro la sua parresia, non si nasconde forse lโindifferenza cinica verso i miei problemi? La Chiesa mi dice che dietro a questa storia difficile, di sofferenze e solitudine, a questo matrimonio che fa acqua, cโรจ la mano di Dio che resta spesso invisibile e misteriosa. Ma non sarร invece che Dio si disinteressa di me, mi lascia soffrire, perchรฉ non ha davvero a cuore le mie cose?
Risuona la stessa insinuazione del serpente: โtu che pensi, cheย opinioneย hai?โ Non cโentra la fede, cโentrano i pensieri umani: pensa con la tua testa, non vedi che il frutto che Dio ti proibisce รจ bello, buono e puรฒ esaudire il tuo desiderio di essere come Lui? Si, non solo immagine e somiglianza di Dio, puoi diventare tu stesso dioโฆ Come Augusto, come Tiberio, come Erodeโฆ
Per questo chiedono a Gesรน se โรจย lecitoย pagare il tributoโ, che in greco puรฒ anche significareย โcโรจ il potere, lโautoritร ?โ. Ah, allora la questione รจ davvero seria! Eโ in gioco lโidentitร e lโautoritร di Gesรน, che รจ la stessa di Dio.ย Eโ in gioco lo Shemร , il cuore della fede di Israele. Eโ come se chiedessero a Gesรน:ย chi ha autoritร assoluta sulla nostra vita? Chi amare con tutto il cuore, la mente e le forze?ย Ma non per essere illuminati davvero, solo per trovare un pretesto contro di Lui. Avevano giร scelto il loro Re, e non era Dio.
La stessa domanda risuona oggi nelle nostre chiese per provare lโintenzione dei nostri cuori e laย certezzaย della nostra fede: chi conduce la nostra storia? Chi puรฒ dirci che cosa โรจ lecitoโ e cosa non lo รจ? Perchรฉ per comprendere quale immagine portiamo, occorre sapere a chi apparteniamo: a Dio che ci ha scelti da sempre, o a Cesare, cioรจ al demonio, che invece scegliamo noi?
Scriveva SantโIlario che chi sceglie lโimmagine di Cesare sarร poi obbligato a versargli i tributi, mentre chi sceglie lโimmagine di Dio รจ libero, non deve nulla al mondo. Il demonio, infatti, esige da noi la tassa su ogni pensiero, parola, gesto. I peccati, con cui lo dobbiamo servire. Non sono essi lโimmagine che riflettiamo in famiglia, al lavoro, ovunque?
Ma Dio รจ geloso di noi. E viene ancora con la sua Chiesa a cercarci per strapparci di dosso lโimmagine ipocrita che non si addice ai figli di Dio. Davvero vuoi laย certezzaย dei Tessalonicesi? Davvero vuoi accogliere Dio come lโunico tuo Signore, e lasciarlo condurre la tua storia come ha fatto con Israele? Vedrai โCiroโ, immagine degli eventi impensabili e incomprensibili, chiamato da Dio perchรฉ tutto concorra al tuo bene. Sperimentare questo รจ laย pienezza della fede, lโunica che ci fa โrestituire a Dio quello che suoโ, cioรจ tutto noi stessi.
Allora lasciati ammaestrare dalla Chiesa, porgi lโorecchio alla predicazione, accostati alla confessione e lascia a Cristo i tuoi peccati; mangia il suo Corpo e bevi il suo Sangue per risorgere con Lui ed essere trasformato nella sua stessa immagine, figlio nel Figlio, luce per il mondo.
don Antonello Iapicca per Zenit.org
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XXIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Is 45, 1. 4-6; Sal.95; 1 Ts 1, 1-5; Mt 22, 15-21
Mt 22, 15-21
Dal Vangelo secondoย Matteo
15Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: ยซMaestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo veritร . Tu non hai soggezione di alcuno, perchรฉ non guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, diโ a noi il tuo parere: รจ lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?ยป. 18Ma Gesรน, conoscendo la loro malizia, rispose: ยซIpocriti, perchรฉ volete mettermi alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributoยป. Ed essi gli presentarono un denaro. 20Egli domandรฒ loro: ยซQuesta immagine e lโiscrizione, di chi sono?ยป. 21Gli risposero: ยซDi Cesareยป. Allora disse loro: ยซRendete dunque a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dioยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 22 – 28 Ottobre 2017
- Tempo Ordinario XXIX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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