Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 3 Febbraio 2021

Brutta bestia l’incrédulité! Questa pagina è emblematica per la missione di Gesù: è una pagina che segna questa missione con la sofferenza del rifiuto. Non c’è sofferenza più grande che sentirsi rifiutati dagli altri. È una sofferenza intima, profonda, che ci esclude dalla comunione con gli altri che non ci fa sentire accolti, amati… quindi che non soddisfa il bisogno primario di ogni persona quello appunto di sentirsi amati da un altro.

Quante volte sperimentiamo il rifiuto nelle nostre famiglie, nel lavoro, in parrocchia, nelle nostre associazioni, in politica ecc. E il rifiuto è motivato sempre proprio dall’immagine distorta e parziale che gli altri hanno di noi. A Nazareth si erano fatti un’ idea di Gesùvdfendolo crescere tra loro e invece di gioire della saggezza di questo loro compaesano si scandalizzano perché questo Gesù che parla così bene, che ha cominciato a compiere prodigi con il seguito dei suoi discepoli, appartiene alla famiglia di semplici operai, artigiani…

Quindi da dove gli viene tanta sapienza? Viene loro il dubbio che Egli sia un falso profeta. L’incredulità frena l’azione di Gesù nella sua stessa Patria. Proprio lì non ha potuto compiere prodigi, miracoli.. la sua parola non è stata fruttuosa perché è caduta nel terreno sbagliato, un terreno arido divenuto secco, sterile dall’incredulità. Quanto l’incredulità abita la mia vita di Fede? Quale immagine mi sono fatto di Gesù che non corrisponde al Gesù dei Vangeli? Per questo mi scandalizzo delle esigenze di Gesù, mi scandalizzo di un Dio che vuole e offre Misericordia piuttosto che giudizio, mi scandalizzo di un Gesù che va in cerca degli erranti piuttosto che punirli!

La profezia fa parte della vita cristiana: ognuno di noi è profeta potenzialmente dal giorno del battesimo, cioè ha la capacità di vedere nella realtà che vive, la presenza di Dio. Ha la capacità di testimoniare Dio, di parlare con le parole di Dio, che sono le parole dell’amore. Bene ancora oggi ogni vero profeta è rifiutato proprio da coloro che lo conoscono, nell’ambiente in cui è cresciuto, nella famiglia, nel lavoro, nelle parrocchie… la profezia dà fastidio, ancora oggi dà scandalo. Quando rufiutiamo i nostri profeti annulliamo l’azione di Dio in quel luogo, in quella situazione, nella nostra vita stessa.

Quindi l’incredulità e il nemico da combattere perché è sempre il maligno che ci infonde nel cuore il seme dall’incredulità. Non bisogna arrivare a negare Dio per essere increduli. Pur credendo, pur seguendo Gesù, possiamo essere increduli su quello che Egli può fare nella nostra giornata, su come può cambiare i nostri piani, su come può creare in noi un cuore nuovo, su come ci può aprire gli occhi dalla nostra cecità, su come ci può tirare fuori dal nostro buio, dai nostri baratri. Lì si gioca il nostro credere in Gesù.

È lì si scontra la nostra incredulità. Non leghiamo le mani al Signore con la nostra incredulità! Apriamoci alla sua novità, apriamoci alla sua Parola che è sempre nuova e fa nuova fa nuove tutte le cose. Risvegliamo in noi il dono della profezia che ci è stato consegnato dal giorno del battesimo per vedere Dio in tutte le cose e perché altri vedano Dio che agisce attraverso noi. L’incredulita’ ci fa rimanere “nani” nella fede. Oggi più che mai il mondo ha bisogno di “giganti” della fede. Perché non tu?


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

Read more

Local News