Robert Cheaib – Commento al Vangelo del 28 Dicembre 2020

Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.


«Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi».

Sono martiri per Gesù quei bambini. In un certo senso, hanno dato la vita per lui. E lui, da parte sua, ha dato senso alle loro morti. Certo, avremmo voluto un mondo diverso, un mondo senza morte, senza sofferenza, senza male… E anche Dio l’avrebbe voluto così!

Ma in un mondo ferito dal male, spezzato da una libertà che non ha voluto dire un sì totale all’amore, il male c’è, il dolore c’è. E solo il Dio che si fa prossimo all’uomo nel suo dolore, che diventa «uomo dei dolori», dona alla vita umana un senso pieno.

Tale senso non fa il gioco della negazione, non nega l’esistenza del male, ma spezza il circolo del male con il bene che si dona a ogni sofferente ed è presente in ogni sofferenza.

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