Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 23 Luglio 2020

Congedandosi dai suoi discepoli, Gesù ci rivela ancora più chiaramente quale sia la sua relazione con il Padre e la nostra con Lui: il Padre, il vignaiolo, vive per il Figlio, e il Figlio non può fare a meno del Padre. E noi viviamo con loro e grazie loro.

Ma da questa relazione possiamo contemplare anche la nostra vita e le nostre scelte: la vigna rigogliosa, infatti, piena di foglie potrebbe confonderci, così come una vita piena esperienze, di eventi, di relazioni. Dal vignaiolo possiamo imparare, nei nostri autunni di raccoglimento, a discernere quali rami abbiano portato e quali solo foglie e decidere quali recidere.

Siamo chiamati, infatti, a portare frutto non a caricarci di apparenze. Anche l’esperienza del frutto è esperienza di gratuità, il nutrimento, infatti, non viene da noi e la qualità del frutto non dipende da noi, a noi sta renderci canali di quella linfa e per farlo dobbiamo rimanere in quella vite.

Matteo Palma


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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