don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 Ottobre 2020

“Sono venuto a portare divisione”

La parola del Vangelo non può mettere tutti d’accordo. È in questo senso che Gesù porta “divisione”. La Sua Parola anzitutto divide l’uomo in se stesso. Nel suo cuore avverte ciò che si oppone alla Parola di Dio e le fa guerra. Attraverso di essa avviene una separazione: cuore e ragione, carne e spirito, affetti e convinzioni, continuamente si combattono e si schierano contro o pro l’insegnamento di Gesù. Come non meravigliarsi che la Parola possa dividere anche gli uomini tra loro?

La diversa maturità acquisita, il carattere, le condizioni di vita, l’età anagrafica, sono tutti aspetti che incidono sulla capacità di accoglienza o di rifiuto della Parola di Gesù. Essa è unica, eppure c’è chi l’accoglie e chi la rifiuta, per questo gli uomini sono divisi. Non è la parola di Dio in se stessa che divide, ma è la diversa fede con cui gli uomini l’accolgono. Anzi, proprio perchè Unica, la Parola di Dio può essere strumento di comunione per l’umanità, punto di convergenza nelle discordie umane, obiettivo comune tra le parti opposto, sguardo d’insieme in cui collocare i problemi e trovare le soluzioni. Un uomo di fede, anche quando sa di essere dalla parte del giusto, cerca sempre di evitare gli strappi, tende a ricucire gli screzi. Lo porta a preferire più l’esercizio di una paziente e caritatevole attesa dell’altro, che un’immediata e lacerante proclamazione della verità.

In breve

È la fede di ciascuno che non sempre è capace di convergere allo stesso modo sulla Parola di Dio. Per questo nascono divisioni tra gli uomini anche per la Parola di Dio. Invece Essa resta sempre in se stessa il punto di convergenza nelle discordie umane, lo sguardo comune in cui collocare i problemi e trovare le soluzioni.


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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli

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