Commento alle letture del 18 Marzo 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 18 Marzo 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

PADRE, GLORIFICA IL TUO NOME

Finora Gesù ha attestato di essere dal Padre con le parole e con le opere. Ora è giunto il momento di attestarlo con la suprema delle testimonianze che è il suo martirio per crocifissione. La prima verità va messa bene in luce. Il mondo scompare. È come se non esistesse. L’immagine del chicco di grano è divinamente eloquente. Il contadino, seminando il grano nella terra, non compie nessuna azione contro di esso, gli dona la possibilità di cambiare modalità di essere, in modo da produrre molto frutto. Se il contadino lo lasciasse nella sua bisaccia, rimarrebbe solo, non produrrebbe nessun frutto. Non sarebbe più vita. Vista così la crocifissione, la morte di Gesù è cambiamento di essere. Da vita che resterebbe sola, chiusa in se stessa, diviene vita che dona vita ad ogni morte. Nella sua vita tutti coloro che sono morti ritorneranno in vita. È questo il grande frutto che sarà prodotto dalla sua crocifissione.

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Quanto avviene in Gesù, Lui vuole che avvenga in ogni suo discepolo, ma sempre in Lui, con Lui, per Lui, nella sua vita, nel suo corpo. Anche il discepolo è invitato a farsi chicco di grano, che cade in terra e muore per produrre molti frutti. Una vita non trasformata in seme, è una vita perduta, senza alcun futuro, perché imprigionata in se stessa, sterile, vana. Una sola vita tra Gesù e i discepoli, una sola morte, una sola gloria, una sola abitazione eterna. È questa la vera sequela di Gesù: divenire chicco di grano come lui è divenuto chicco di grano. Fare della sua vita un olocausto per il Padre come la sua vita è stata un olocausto per il Padre. Spendere se stesso per glorificare il Padre, in Cristo Gesù, come Cristo Signore è vissuto per rendere gloria al Padre. In Cristo il discepolo glorifica il Padre e in Cristo il Padre glorifica il discepolo. Si va dietro Gesù per divenire come Lui, in Lui, per Lui, con Lui, per farsi olocausto di vita eterna.

Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

In Giovanni manca la preghiera di Gesù nell’Orto degli Ulivi. Lo Spirito Santo gli suggerisce una verità infinitamente più profonda. Fortemente determinato a divenire chicco di grano, Gesù non chiede di essere salvato da quest’ora. Chiede invece di andare incontro alla sua ora, così come aveva profetizzato il Salmo.

Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra (Lc 22,39-45). Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo. Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo» (Sal 40 (39) 7-9).

Da questo brano di Vangelo cambia tutta la visione del martirio. Esso è la scelta di ogni discepolo di essere grano che cade in terra e muore. È scelta, non costrizione.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri chicchi di grano.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Quinta Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Marzo 2018 anche qui.

Gv 12, 20-33
Dal Vangelo secondo Giovanni
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 22Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. 24In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. 27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! 28Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». 29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». 33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 – 24 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresima V
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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