Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 8 Giugno 2020

Medita

La beatitudine evangelica è qualcosa che non risparmia prove e lacrime, non è un umano “stare bene”. Ognuna delle condizioni elencate da Gesù sembra piuttosto infelice ed insopportabile ad occhi mondani, ma egli viene a dire che ciò che si è e si vive ha senso, seppur difficile o doloroso, e vale la pena attraversarlo. La beatitudine arriva solo alla fine del percorso dei discepoli di Cristo, perché durante il cammino a volte può essere osteggiata da gravi prove e sofferenze.
I cristiani devono aspettarsi lo stesso percorso di passione del Maestro, che promette infine il regno dei cieli, la relazione con Dio.
Essere umili, feriti nel cuore, miti, giusti, misericordiosi, puri, pacifici, perseguitati, presuppone solo da Dio una ricompensa, che consiste nel poter condividere il suo amore.

Rifletti

Come reagisco ad attacchi e contestazioni rivolte alla mia fede?

Prega

O Signore,
fa’ che con il tuo Santo Spirito
possa essere mite, misericordioso e puro di cuore
e che affamato della tua giustizia
possa essere operatore di pace.
O Signore,
fa’ che possa piangere tutti i peccati
ed essere povero di fronte a te.
O Signore,
fa’ che negli insulti e nelle persecuzioni
possa esultare per la ricompensa
promessa da Te nei cieli.
Amen.


AUTORE: Cristina e Emanuele Cattin, Michela e Paolo Buti
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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