Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 20 Febbraio 2020

Medita

Gesù vuole vedere la consapevolezza della sua comunità e chiede: “Voi chi dite che io sia?”. È la domanda circa la conoscenza che loro possono avere di Gesù. Gesù vuole verificare cosa hanno capito di lui. Sì, molti lo seguivano, ma per i suoi miracoli, per il suo potere di guarigione, perché moltiplicava il pane. Però Gesù voleva che lo seguissero perché conoscevano davvero la sua identità. Ed è significativo che Pietro esclami: “Tu sei il Messia!”, cioè tu sei il Cristo. Gesù non è semplicemente il predicatore, il profeta, l’uomo che guarisce, ma è addirittura il Messia, quella figura attesa di quell’uomo mandato da Dio, il quale avrebbe portato la salvezza a Israele. A questo punto ci aspettiamo che Gesù esulti per quell’affermazione, che sia in qualche modo contento. Ma non è così: Pietro definendolo Messia lo espone a dei rischi; si potrebbe pensare a un Messia politico, a un Messia che dà liberazione politica, a un Messia secondo i poteri di questo mondo. Allora Gesù sgrida i suoi discepoli, imponendo loro di non dire nulla a nessuno di questa sua identità che deve ancora rimanere nascosta perché non deve attrarre gli uomini, ma deve sedurli.

Rifletti

Gesù è il figlio di Dio: perciò è perennemente vivo in Lui come è eternamente vivo il Padre suo. È questa la novità che la grazia accende nel cuore di chi si apre al mistero di Gesù: la certezza non matematica ma ancora più forte, interiore, di aver incontrato la Sorgente della vita. (Papa Francesco)

Prega

Sia lode a te! Vita del mondo,
umile servo fino alla morte,
doni alla storia nuovo futuro.
Solo in te pace e unità!
Amen! Alleluia!

Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


Tu sei il Cristo …. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 8, 27-33   In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.  E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».   Parola del Signore

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