Se in mezzo agli sconvolgimenti della vita abbiamo paura vuol dire che la fede รจ ancora acerba; deve crescere nella barca della Chiesa, dove sperimentiamo che il sonno di Cristo รจ la sua morte che vince la morte, e cosรฌ possiamo discernere le sue orme d’amore anche nella tempesta
La vita รจ una traversata per “passare all’altra riva”, immagine del Cielo, solcando il mare che, spesso, nella Scrittura, รจ immagine della morte. La vita รจ, dunque, una Pasqua! Solo nella sua luce acquista senso e pienezza. Eย ย proprio le “tempeste” definiscono la vita della Chiesa, della quale la “barca” รจ immagine.ย “tempesta” traduce l’originaleย greco che, letteralmente, significa โgrande sismaโ,ย usato anche nei racconti della crocifissione per il “terremoto” scoppiato alla morte di Gesรน. Quella “barca” in mezzo ai marosi รจ dunque profezia della Croce di Cristo piantata sul Golgota e scossa dal terremoto.ย
Sulla “barca” e sulla Croce le onde e le scosse sismiche sono il segno dello sconvolgimento innescato dal “sonno” di Gesรน. Il suo “dormire”, infatti, “sveglia” colui che, sino ad allora, aveva riposato tranquillo, sazio di anime. Al sopraggiungere del Signore il demonio si sente scoperto e vulnerabile. Per questo, quellaย “barca” non doveva arrivare inย quelย porto; Gadara, infatti, era in piena Decapoli, terra pagana, territorio del nemico.ย Gli abitanti vi si dedicavano al commercio dei maiali e all’usura. Impuri tra i piรน impuri, schiavi di satana cheย Gesรน andava ad attaccare. Egli sapeva che Gesรน “era venuto prima del tempo a tormentarlo”, prima cioรจ che potesse preparare una controffensiva. Doveva difendersi e impedire a Gesรน di compiere la sua missione.ย
Quellaย “tempesta”, dunque, non era come le altre; quel “vento” e quelle “onde” erano i rantoli di gelosia e ira del demonio e di chi ne รจ ingannato, che vorrebbe farย annegare Gesรนย nella morte.ย Cosรฌ รจ di ogni tempesta che infuria sulla “barca” di Gesรน e Pietro, repentinaย come quelle che scoppiano sul mare di Galilea,ย e tanto “violenta che la barca si ricopre di onde”.ย All’inizio รจ una brezza soave, ma poi rapidamente si fa vento gagliardo e le onde si alzano come bastioni insormontabili; infine, ecco le secchiate d’acqua, che una mano invisibile sembra rovesciare dentro la “barca”.
Cosรฌ si insinua il demonio. E non basta averne l’esperienza; come Pietro, pur esperto del lago di Tiberiade, non poteva nulla contro l’infuriare della tempesta, neanche noi, pur essendo caduti tante volte nelle lusinghe e trappole del demonio da saperle riconoscere, abbiamo la capacitร per resistere quando ci attacca con furia improvvisa. D’altronde,ย nessuna “tempesta” nella vita di un cristianoย รจ davvero improvvisa:ย quellaย “barca” le attira, eย proprio per questo Gesรน continua a “dormire”.ย La tempesta non lo sorprende; non si sveglia neanche quando la “barca” si riempie d’acqua. Lui aspettava quella tempesta, si era imbarcato per entrarci dentro; era un segno della sua incarnazione e una profezia del suo Mistero Pasquale. Soprattutto,ย sapeva che l’unico modo per passarci indenni era dormire; sapeva che il demonio vi si nascondeva, come in tutti gli avvenimenti della sua vita, e l’unico modo per compiere la sua missione sarebbe stato “reclinare il capo” sulla Croceย per addormentarsi nella morte.
Gesรนย “dormiva” perchรฉ sapeva che per raggiungere Gadara – il mondo pagano dove eri,ย e sei, tu, dove รจ tua figlia e il tuo collega, tua nipote e il tuo vicino di banco – per raggiungere ogni uomo e liberarlo dal potere del demonio,ย doveva lasciare che le onde lo ricoprissero sino a togliergli la vita!ย Solo allora avrebbe potuto scovare il demonio a casa sua, nel suo quartier generale, e farlo saltare una volta per tutte, e cosรฌ sterminare la “legione” con i suoi ufficiali e generali, rendendo impotente con la sua morte chi della morte aveva il potere, ovvero satana.ย Le parole che Egli usa per placare il mare sono, infatti, le stesse usate dagli evangelisti nei racconti degli esorcismi.
Le stesse che, nella versione greca della Settanta, presentano il gesto di Yahvรจ che con lโonnipotenza della sua parola prosciuga le acque del Mar Rosso.ย Questa era la missione di Gesรน, la stessa di Pietro e della Chiesa: “sciogliere” sulla terra quello che Lui ha sciolto per sempre.ย Gesรน rivolge agli apostoli una domanda che potrebbe suonare beffarda: “perchรฉ avete paura?”. Ma come, stiamo per affondare e tu ci chiedi perchรฉ abbiamo paura?ย Essi, come noi, erano “uomini di poca fede”, non avevano compreso nulla di quello che stava accadendo. Perchรฉ la “fede” รจ entrare con Cristo nella tempesta e mettersi a dormire!ย E’, concretamente, addormentarsi con Lui nella morte che ci attende ogni giorno, lasciando che le “onde ci ricoprano”, perchรฉ – ed รจ il cuore del cristianesimo che batte nel Mistero Pasquale di Gesรน – per “passare all’altra riva” occorre entrare nella tempesta.ย
Per avere la vita in abbondanza bisogna perderla; per vivere bisogna morire. Non a casoย “passare” in ebraico si dice HBR, da cui deriva โebreoโ; essi sono i fratelli maggiori, sul cui โpassareโ dall’Egitto alla Terra Promessa siamo stati innestati:ย โDietro Gesรน โฆ lโevangelista โฆ desidera che risuoni nelle orecchie dei discepoli il nome di โebreoโ. Desidera che i suoi ascoltatori abbiano lโintelligenza dellโindispensabile coesione della loro vita.ย Essi debbono attraversare fisicamente, concretamente, il mare.ย Allora lโevangelista forma in greco un verbo nuovo, โdiegeiroโ, per direย svegliare. Impossibile da tradurre letteralmente, questo verbo ha lโaccento ebraico di โpassareโ. Dunque, i discepoli che sono nella barca di Gesรนย lo sveglianoโฆ Lo chiamanoโฆ. E quando si sarร โsvegliato sarร passato di lร โ, e tutte le cose si saranno placate, quando ci sarร la calma, lโevento non finirร lรฌ.
La โtraversataโ continuerร con la domanda di Gesรน, alla maniera della Torahโฆ โDove sei?โ. Gesรน dirร : โUomini di poca fede, perchรฉ avete paura?โ, Come dire:ย โEbrei, dove siete? Avete dimenticato di sentire il vostro nome? Avete dimenticato il vostro nome, la vostra vita?โ (M. Vidal).ย La stessa domanda, oggi, prorompe nella nostra vita: โPerchรฉ avete paura?โ, “non aveteย ancoraย fede”?ย Di fronte alle “tempeste” che si abbattono su di noi siamo terrorizzati perchรฉ siamo senza discernimento;ย abbiamo perduto la memoria del nostro “nome” e della nostra origine. Come gli apostoli, sopraffatti dalle onde che scuotono la carne facendole lambire la morte, abbiamo dimenticatoย Chiย ci ha “ordinato” di “passare all’altra riva”.
Il primo attacco del demonio, subdolo e astuto, ci ha centrati in pieno:ย maestro del rimestare nei ricordi per scombinarli al punto di far perdere il filo di Grazia che li lega, ci ha sottratto il ricordo della nostra chiamata.ย La nostra vita ha origine, senso e compimento nelle parole con le quali Gesรน ci ha chiamato a “passare” con Lui “all’altra riva”. Non lo abbiamo scelto noi, probabilmente neanche lo desideravamo.ย Noi siamo “nel mondo” proprio perchรฉ non siamo “del” mondo!L’attitudine degli apostoli nostra emersa nella “barca” รจ ben descrittada Peguy, amaro e crudo come sempre:ย “Poichรฉ non hanno il coraggio di essere del mondo, credono di essere di Dio. Poichรฉ non sono dellโuomo credono di essere di Dio.
Poichรฉ non amano nessuno, credono di amare Dio”. Non amiamo nessuno, per questo abbiamo paura. Come gli apostoli, forse non siamo ancora pronti a morire con Lui. Ancheย gli apostoli, purย chiamati, avevano bisogno della “fede” per compiere la loro missione!ย Erano, secondo il greco originale, “oligopistoi”: avevano solo un po’ di fede, nel senso che era ancora acerba, doveva crescere… Come noi, eranoย incapaci di riconoscerlo nella tempesta. Senza fede non capiamo che proprio perchรฉ “dorme” ci ama come nessuno.
- Pubblicitร -
“Dorme” e non ferma le guerre. “Dorme” e non guarisce il cancro di mio padre. “Dorme” e non cambia il carattere di mio marito. “Dorme” e non dร un lavoro a mio figlio. “Dorme” perchรฉ non mi ama… “Uomo di poca fede”, non hai capito nulla! Gesรน “amava Lazzaro”, eppureย si รจ fermato ancora due giorni dove si trovava senza scendere da lui ammalato, quasi aspettando che lโamico morisse. E quando infatti Lazzaro si โaddormentaโ Gesรน dice ai suoi discepoli di essere felice per loro di non essere stato dallโamico, โaffinchรฉ possanoย credereโ.ย E proprio per crescere nella fede e “poter credere” stiamo “nella barca” come nell’utero della Chiesa, e questo รจ l’importante.
Dio รจ fedele, e ha misericordia di noi, ha pazienza, sa che un giorno, daremo la vita per Cristo e la salvezza degli uomini; come gli apostoli che, rimanendo le stesse identiche persone, una volta pieni di Spirito Santo, invece di impaurirsi, si sono “addormentati” nel martirio! Gesรน ci vede nella “barca” con Lui pieni di pura, ma guarda oltre, alle persone alle quali saremo inviati; ci vede tra qualche anno, in quella situazione nella quale daremo testimonianza al vangelo, anche a costo della vita. Per questo oggi Gesรน si “desterร ” ancora una volta a “sgridare i venti e i mari” perchรฉ torni la “bonaccia” nella nostra vita.
Alla paura che ci fa sentire “perduti” di fronte alla Croce ascolterร ancora e sempre la nostra preghiera, e calmerร le tempeste: nella Chiesa, durante la gestazione dell’uomo nuovo, ci darร ancora segni della sua risurrezione su cui appoggiare la nostra “fede” che deve crescere, per divenire adultaย e farci discernere nella tempesta il risveglio di satana nel campo della missione.ย



