Vangelo del Giorno – 20 Maggio 2017 – don Luigi Epicoco

Non possiamo pensare di essere simpatici al mondo. La fede cristiana da sempre è stata segno di contraddizione per il mondo. Perché il mondo pensa che la felicità sia una cambiale da far pagare agli altri. Il mondo vende l’idea che affermare se stessi sugli altri sia il fondamento della vera felicità, salvo poi trovarci completamente soli. E da che mondo è mondo non si può essere felici quando si è soli. Si possono avere tanti soldi, brillanti carriere, tante case e tante macchine ma il non sapersi di qualcuno ci uccide. Questo è il mondo, e così ragiona il mondo. E se tu cominci a vivere diversamente cominci ad essere odiato, perché l’invidia è una brutta bestia. Gesù ci rassicura in questa estraneità provata nel cuore: “Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia”. Non meravigliamoci dunque se vivere il vangelo è faticosissimo, specie se stai in posti di lavoro dove ti mangiano in un solo boccone appena ti distrai, o vivi in famiglie dove tutto è regolato dai diritti e dai doveri ma quasi mai dal bene. Nuotare contro corrente non è proprio una passeggiata. E non è stata una passeggiata la vita di Gesù: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Ma meglio fare fatica che asservirsi a una mentalità che non ci renderà mai felici. La felicità è faticosa, ma è una fatica benedetta.

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Gv 15, 18-21
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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