Vangelo del giorno – 16 Ottobre 2018 – don Lucio D’Abbraccio

Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro

Gesù, ci dice l’evangelista Luca, invitato a casa di un fariseo, non compie le prescrizioni rituali prima del pasto. Questo comportamento gli procura un severo giudizio. Il fariseo, infatti, è molto attento nello scrutare l’atteggiamento del Signore, per questo lo giudica. Gesù però, accortosene, gli risponde dicendo: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria». Il banchetto per il fariseo è soltanto un palcoscenico di buone maniere ed per questo che si stupisce della libertà del Messia, del suo andare oltre formalismi e piccole tradizioni.

Per il fariseo ciò che conta sono le apparenze. Gesù, invece, chiarisce che nella vita non conta l’apparire, fosse anche corretto, ma l’essere un uomo ed una donna con il cuore misericordioso. In una società dell’apparire, com’è la nostra, questa breve pagina evangelica riporta al centro quel che davvero vale nella vita. È nel cuore che si gioca la vita dell’uomo, la salvezza. Se il cuore è pieno di cattiveria anche l’agire sarà conseguente. Per questo Gesù, senza condannare l’osservanza dei rituali, riconduce al cuore la radice dei comportamenti. Quello che conta è ciò che si ha nel cuore, non quello che appare. L’elemosina di cui parla il Signore non è proposta come un’altra regola da osservare, ma come il gesto genuino che esprime la generosità di un cuore attento all’altro. La ricchezza del discepolo, dunque, non è la molteplicità dei riti che pratica, bensì avere un cuore misericordioso e pronto all’amore. Apriamo il nostro cuore all’amore misericordioso del Signore e all’amore verso i nostri fratelli.

don Lucio D’Abbraccio

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