Suor Jakeline Nogueira – Commento al Vangelo del 8 Ottobre 2023

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“Avranno rispetto per mio figlio!”. 

La Parabola che oggi Gesù ci racconta, lascia chiaro che i pensieri di Dio non sono come i nostri pensieri. Gesù ci racconta la storia di un Dio Padre che si fida e affida la sua vigna a suo Figlio. In verità Gesù parla di se stesso. Con lo sguardo rivolto al salmo 117,22, ricorda ciò che avverrà.

“La pietra rifiutata dai costruttori è diventata la pietra principale. Questo è opera del Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi!” 

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Gesù con il suo modo semplice cerca di parlare del momento cruciale e centrale della sua vita “la Pasqua”.

Ma parla anche di noi figli e figlie che abbiamo ricevuto questa eredità: la Vigna, che rappresenta il Regno di Dio che ci viene affidato, affinché lo facciamo crescere nella storia e nel tempo. Questa eredità è una Alleanza eterna, dove siamo chiamati non solo a dare frutto ma ancor prima a prenderci cura e proteggere questa vigna (la vita di ognuno di noi e dei nostri fratelli e sorelle). Ogni figlio di Dio è coerede di questa vigna.

La domanda che fa Gesù ai capi dei sacerdoti e agli anziani è inquietante: “quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?”.

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È la stessa che oggi dobbiamo farci anche noi. La vigna rappresenta anche la realtà del mondo che Dio ci ha affidato per prendercene cura.  Come sto vivendo? Da semplice contadino, come servo, o da figlio che riconosce di essere erede?

Gesù chiarisce bene le cose. Lavorare nella vigna del Padre è un compito impegnativo. Ma solo gli eredi sono in grado di sopportare qualunque situazione e difficoltà, anche la morte! Certi che la nostra eredità definitiva di figli e figlie di Dio è la Resurrezione. 

Suor Jakeline Nogueira
Istituto Figlie di Maria Immacolata – Roma