Esperienza di preghiera
Abbiamo bisogno di momenti โnostriโ, di raccoglimento, solitudine, silenzio, dove fare il punto sul percorso di vita e cercare di guardarla โdallโaltoโ, per vedere piรน lontano, per evitare le strade sbagliate. Potremmo chiamare questo โluogoโ col nome di monte, dove ci sembra di essere piรน vicini al cielo, e la fatica di salire รจ ripagata da un senso di pienezza e di infinito che ci pervade.
Se come Pietro, Giovanni e Giacomo su questo monte saliamo con Gesรน, presi da lui, allora quello che vivremo non sarร soltanto un allargamento di orizzonte, ma sarร una vera esperienza di preghiera. Perchรฉ anche la preghiera, come la salita, รจ fatica, visione, ascolto, nube, silenzio.
Gloria e ombra
Ci sono giorni in cui, anche se magari attorno a noi sta succedendo qualcosa di bello e di significativo, dentro ci sentiamo oppressi dal sonno, perchรฉ quel Dio che ad altri appare sfolgorante a noi sembra lontano, e le sue parole sono attutite da pensieri e stanchezza, preoccupazioni e impegni, e non hanno nulla di significativo da dirci.
Ci sono perรฒ anche i momenti del risveglio, come se i nostri occhi si aprissero improvvisamente e trovassero Gesรน lรฌ accanto, con la sua presenza reale e gloriosa. Sentiamo viva e bella la nostra fede, percepiamo Gesรน vicino, signore della storia, al centro di quel disegno di salvezza di cui siamo parte.
Le Scritture diventano voce per lโoggi, Mosรจ ed Elia assumono un significato nuovo e molto piรน comprensibile e la Pasqua di Gesรน, il suo esodo, diventa la chiave con cui leggere la Parola che ci รจ donata.
Ed ecco che la preghiera, come esperienza della gloria di Dio e della sua vicinanza con noi, puรฒ allora essere bella, riempirci e soddisfarci, al punto da portarci la tentazione di trattenere quel sentimento e di separarci dalla storia che, alle pendici del monte, scorre con tutte le sue contraddizioni.
Ma per tutti, malgrado la presenza di Gesรน, arriva anche lโesperienza della nube, dellโombra che fa perdere lโorientamento e mette paura, perchรฉ quella luce che abbiamo visto non รจ evidenza che si impone ed รจ spesso oscurata dalle difficoltร della vita, dalle ingiustizie e dalle violenze; Dio sembra troppo bello per essere possibile, il suo amore smentito ogni giorno dagli eventi, e la preghiera che abbiamo fatto con tanto trasporto e convinzione ci ha lasciati nellโombra e nella delusione.
Il Vangelo oggi ci dice che รจ proprio lรฌ, quando la gloria di Dio non รจ piรน cosรฌ visibile nรฉ evidente, che siamo chiamati a perseverare, a credere ancora, e lo possiamo fare attraverso lโascolto.
ร dalla nube che la voce del Padre ci chiede di ascoltare il Figlio eletto, di fidarci di lui sempre, di seguire i suoi insegnamenti, senza lasciarci spaventare dallโumiltร del suo venire tra noi nรฉ dallo scandalo della sua morte in croce, quando Gesรน, oscurando la sua gloria, rimane solo e in silenzio.
Continuare a salire
Lโesperienza del monte, che diventa la nostra esperienza di preghiera, รจ spesso incomprensibile anche a noi stessi, difficile da comunicare e condividere, come per gli apostoli. Eppure essa lascia un segno dentro di noi, con la sua fatica e la sua gioia, la consolazione che ci ha dato e le domande che ha suscitato, perchรฉ diventiamo consapevoli di non bastare a noi stessi ma di aver bisogno di questo dialogo con colui che รจ nostro Creatore e Redentore.
Non possiamo togliere a Dio il suo mistero, fatto di gloria e di ombra. Siamo chiamati perรฒ ad entrare in esso, a viverlo dentro di noi, a scegliere di continuare a salire con lui nelle varie esperienze della vita. ร questa la sfida della fede, che sa lasciarsi affascinare dalla luce e sa perseverare nella nube.
Il โsegretoโ รจ fare quello che il Padre ci dice, e cioรจ continuare, senza stancarci, ad ascoltare ciรฒ che il Figlio รจ, fa, insegna, rivela. Con lui potremo salire i monti della vita e credere che cโรจ ancora un senso in quelle โpasqueโ di morte e di risurrezione che abitano la storia.
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La foto di suor Chira proviene dal sito “Parrocchie Lago di Caldonazzo“



