Continua il discorso di addio di Gesù ai suoi discepoli, i quali sono confusi e impauriti e ammutoliti. Non riescono a chiedere chiarimento di ciò che egli dice. Perché non vogliono credere che li lascerà soli. Gesù invece li sta preparando ad un altro rapporto con Lui, quello mediato dal suo Spirito che conferirá loro i suoi poteri. Se ne accorgeranno dopo Pentecoste.
Il sentimento che li attraversa ora è la tristezza. Sentire che Gesù non è con noi ci rende tristi. La sua presenza invece dà gioia e sicurezza. Questo lo sperimentiamo anche noi, non solo i discepoli di allora. La tristezza è segno della mancanza di Gesù.
Quando siamo tristi dovremmo interrogare la nostra fede e chiederle dove abbiamo lasciato Gesù. Quando ci siamo allontanati da Lui o ne abbiamo perso le tracce. È un campanello d’allarme. Oggi rifletto sulla mia tristezza.
Perché a volte provo questo sentimento? Come è legato alla presenza viva di Gesù nella mia vita?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade
