Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 15 Ottobre 2023 per bambini/ragazzi

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Quanto รจ consolante la prima lettura! ยซIl Signore preparerร  per tutti i popoli un banchetto di cibi succulenti e vini raffinati. Il Signore strapperร  la coltre distesa sulle nazioni. Il Signore eliminerร  la morte, asciugherร  le lacrime su ogni volto. Questi รจ il Signore in cui abbiamo sperato!ยป. Quanto รจ straordinario questo annuncio di pace. E lo รจ ancor piรน oggi.

Mentre grandi porzioni di umanitร  sono ferite da conflitti sempre piรน violenti e cruenti, lo scrittore sacro ci svela il volto del Dio dei popoli, del Padre generatore delle nazioni, di Colui che nella sua casa non fa distinzioni, non impone confini, non chiede oboli, non preferisce lingue, o tradizioni, o cultureโ€ฆ

Il Dio in cui abbiamo sperato, il Dio in cui continuiamo a sperare, il Dio che in Gesรน abbiamo potuto conoscere faccia a faccia apre il suo Regno ai popoli, alle genti, a chiunque voglia accogliere il dono e la sua potenza. Lo dice Isaia, profeta impastato di universalitร , lo ripete Paolo, apostolo di Gesรน Cristo per le genti: ยซIl mio Dio colmerร  ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza, in Cristo Gesรนยป. In Paolo riecheggia la forza dellโ€™annuncio di Gesรน, riecheggia la forza dirompente di un Regno che non ha e non vuole avere confini, riecheggia la magnificenza di un dono la cui potenza non รจ potere ma generativitร . Perchรฉ il regno dei cieli investe la vita di chi a lui si apre, penetra la storia del mondo e dischiude alla vita che, potente e fragile, germoglia anche nella morte.

รˆ questa la speranza che il Regno custodisce, ed รจ la speranza che tutti noi, credenti, siamo chiamati a comprendere, a far nostra; speranza di cui divenire strumento.

Dovremmo essere come quei servi della parabola, sempre in movimento, perchรฉ briciole, scintille, fasci di quella speranza arrivino sempre piรน oltre, sempre piรน lontano: dove la vita non riesce ad attecchire, dove il mio รจ sempre piรน importante del nostro, dove il dono non trova mai casa, dove quello che tu sei e che pensi non conta. Dovremmo essere servi di quel regno e di quella speranza costi quel che costi.

Il banchetto รจ pronto. Ed รจ ricco. Ed รจ per noi. Ma non per noi appartenenti a una determinata categoria, a una determinata religione, a una determinata Chiesa. Il banchetto di Dio, la sua salvezza, il suo dono รจ pronto per noi, per noi tutte e tutti. Davvero nessuno escluso. E Dio stesso si รจ fatto cibo che nutre la speranza, pane che dร  forza al cuore, acqua che disseta ogni devastante arsura.

E noi siamo ogni giorno, al contempo, servi mandati e amici invitati: siamo chiamati a partecipare intimamente alla vita di Dio, al suo dono. E se accogliamo lโ€™invito e viviamo quellโ€™intimitร  non possiamo stare fermi, non possiamo ignorare quellโ€™amore che vuole irradiarsi, lasciarsi prendere, raggiungere.

Ma se tutto questo รจ il dono, ed รจ immenso, ed รจ gratuito; perchรฉ un vestito non indossato รจ cosรฌ potente da sbarrare le porte del Regno?

Lโ€™abito nuziale รจ il tuo sรฌ. รˆ il mio sรฌ consapevole; รจ il mio scegliere di non navigare a vista lasciando che le cose accadano; รจ il mio fidarmi. รˆ decidere di investire quello che ho su una voce, un progetto, un orizzonte, una chiamata.
Indossare lโ€™abito nuziale รจ mettermi in gioco, investendo qualcosa di me stessa. Non indossarlo รจ mangiare a scrocco alla mensa di Dio, come se il suo dono fosse un atto dovuto, una sorta di pacco da cui tirar fuori casualmente qualcosa.

Il regno di Dio รจ un banchetto pronto e a mia disposizione. Io posso prendere, ma accogliendo e condividendo; non strappando nรฉ sprecando.

Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com

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