Il nostro posto
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Al โbanchetto della salvezzaโ chi e come si partecipa?
Ci accostiamo a una sezione del vangelo di Luca in cui ci รจ rivelato il volto di Colui che invita lโuomo alla mensa del suo amore e cosa significhi โsedere alla mensa nel regno di Dioโ.
Oggi le parabole che Gesรน narra a mensa di โuno dei capi dei fariseiโ, di sabato, sono un faro gettato sulla logica del Regno che Gesรน รจ venuto a rivelare: questa luce fa emergere ogni nostra distanza dallo stile che guida Dio nel rapportarsi allโuomo. A questa mensa dove oggi siede Gesรน, si sottolinea prima di tutto che โessi (i farisei) stavano ad osservarloโ. Ma mentre questi โosservanoโ Lui e il suo comportamento (la prima cosa che Gesรน farร รจ guarire un uomo malato mostrando che lโamore di Dio per lโuomo viene prima di ogni norma), Gesรน โosservaโ il loro comportamento: โsceglievano i primi postiโ.
Ora Gesรน risponde a ciรฒ che vede con tre parabole โsorelleโ: nella prima svela la logica che deve guidare chi รจ invitato e nella seconda la logica che deve guidare chi invita; nella terza (che la liturgia di oggi non riporta) mostra la dimensione universale dellโinvito a mensa.
In casa di questo โcapo dei fariseiโ Gesรน รจ un invitato.
Ma a questa stessa mensa si avvicineranno a Lui โtutti i pubblicani e i peccatoriโ (Lc 15,1).
Il posto che Gesรน sceglie di occupare a questo banchetto รจ la chiave per comprendere chi potrร accostarsi ad esso e dove dovrร collocarsi. Infatti prima di indicare a noi una forma di comportamento da assumere, queste parabole parlano di Gesรน e di ciรฒ che Dio sceglie.
Interessante notare il grande contrasto che emerge fra ciรฒ che lโuomo sceglie per sรฉ e ciรฒ che Dio predilige.
Lโuomo (โi fariseiโ, ma chi di noi farebbe diversamente?) sceglie โi primi postiโ: โGuardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchettiโ (cfr. Lc 20,46).
Dio sceglie lโโultimo postoโ, di farsi โultimoโ tanto che non lo troviamo neppure fra coloro che stanno a tavola: โio sto in mezzo a voi come colui che serveโ (Lc 22,27).
Lโuomo sceglie โgli amici, i fratelli, i parenti e i ricchi viciniโ per aprire con loro un rapporto di โdare e avereโ, per ricevere il contraccambio (โtu abbia il contraccambioโ).
Dio sceglie di essere โbenevolo verso gli ingrati e i cattiviโ elargendo il suo amore gratuitamente e senza riserve su chi non puรฒ ricambiarlo (โSe amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi รจ dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi รจ dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi รจ dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarร grande e sarete figli dell’Altissimo, perchรฉ egli รจ benevolo verso gli ingrati e i malvagiโ, Lc 6,32-35).
Se Dio scegli di amare dallโultimo posto ponendo tutti prima di Lui, e se Lui sceglie di invitare โpoveri, storpi, zoppi e ciechiโ, potremo avere altre preferenze?
Cosรฌ queste parabole sono un grande invito a scegliere ciรฒ che Dio ha scelto.
Dio rimane il grande Ospite che invita tutti al banchetto della vita, secondo le sue โregoleโ.
In questo modo non occuperemo indebitamente un posto che non รจ il nostro, ma potremo sentirci rivolgere questa parola da โcolui che ci ha invitatiโ: โamico, vieni piรน avantiโ (letteralmente โamico, Sali piรน suโ). Sรฌ, il nostro posto รจ proprio quello dove Lui puรฒ rivolgersi a noi chiamandoci โamiciโ.
Lโevangelista Luca fa spesso riferimento agli โamiciโ. Ma lโunica volta in cui parla di Gesรน come โamicoโ รจ lร dove Gesรน รฉ chiamato โamico dei peccatori e dei pubblicani, un mangione e un beoneโ (cfr. Lc 7,34). Eโ a tavola che Gesรน si fa conoscere come โamicoโ. E qui รจ lโamico di chi รจ escluso da una relazione โufficialeโ con Dio: i pubblicani e i peccatori. Saranno loro gli invitati dโeccezione che Gesรน ammette alla sua tavola, nella festa del Regno, nella gioia di restituire a chi era lontano dal regno la dignitร perduta (cfr. il banchetto del pubblicano Levi in Lc 5,27-31, il banchetto del fariseo con la peccatrice in Lc 7,36-50, il banchetto per il figlio minore che ritorna di Lc 15,24 e il banchetto del pubblicano Zaccheo in Lc 19,1-10, solo per fare qualche esempio).
Amici: รจ il titolo regale che Gesรน conferisce ai suoi nel momento in cui Lui si alza da tavola e inizia a servirli nel dono totale di sรฉ fino alla morte di croce (lavanda dei piedi in Gv 13): โnon vi chiamo piรน servi ma amici perchรฉ tutto ciรฒ che il Padre mi ha confidato io lโho fatto conoscere a voiโ (cfr. Gv 15,15).
Lโamico di Gesรน che siamo noi รจ reso partecipe dei segreti del suo cuore, della logica rovesciata del Regno per cui โvince chi perdeโ, si trova accanto a Gesรน sul suo โtronoโ chi si cinge il grembiule del servizio e dellโamore dallโultimo posto, ponendo ogni altro prima di sรฉ.
Questa รจ la nuova misura di grandezza che Gesรน รจ venuto ad inaugurare perchรฉ possiamo amare il posto che รจ stato preparato per noi alla mensa della vita.
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Eโ il momento di aguzzare le orecchie per entrare nellโatteggiamento del saggio che รจ essenzialmente un orecchio attento. Quanto piรน sei grande, tanto piรน fatti umile. La fede cristiana ci dice che questa รจ la via di Dio, la via del Figlio che svuotรฒ se stesso. โHa preso cosรฌ bene lโultimo postoโฆโ dice Charles de Foucauld. Possiamo anche leggere la parabola a partire dalla fine e affermare che lโultimo posto non ce lโavremo mai, perchรฉ รจ giร suo, di Gesรน. Perchรฉ da lรฌ lui puรฒ vedere meglio tutta la moltitudine.
Eppure il movimento consiste nellโandare verso di lui, nellโavvicinarsi a lui. Ed รจ cosรฌ che si forma lโassemblea dei primogeniti: essi sono infatti, nello stesso tempo e nello stesso movimento, tutti โprimiโ in lui. Dio รจ contemporaneamente il Primo e lโUltimo e poi cโรจ tutta la folla dei primogeniti! Emoziona pensare alla preghiera di Gesรน nel Corano e in particolare a quella domanda degli apostoli riguardo al pranzo: โFaโ discendere fra noi una tavola. Vogliamo sederci e mangiare per calmare il nostro cuoreโ. โO mio Dio, Signore nostro, faโ discendere su di noi dal cielo una tavola. Ne faremo una festa (annuale), per il primo fra noi come per lโultimo, in quanto segno di te che sei venutoโ (Corano, Sura 5,112-114).
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(Christian de Chergรฉ, omelia 3 settembre 1995, in “Lโaltro, lโatteso”, 2016, San Paolo, p. 143-144)
Commento a cura delle Clarisse di S. Gata Feltrie
Letture della
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.
Dal libro del Sirร cide
Sir 3,19-21.30.31 (NV) [gr. 3,17-20.28-29]
Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato piรน di un uomo generoso.
Quanto piรน sei grande, tanto piรน fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
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Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perchรฉ grande รจ la potenza del Signore,
e dagli umili egli รจ glorificato.
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Per la misera condizione del superbo non c’รจ rimedio,
perchรฉ in lui รจ radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento รจ quanto desidera il saggio.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 67 (68)
R. Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore รจ il suo nome. R.
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Padre degli orfani e difensore delle vedove
รจ Dio nella sua santa dimora.
A chi รจ solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri. R.
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Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta ereditร tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontร ,
hai reso sicura per il povero, o Dio. R.
Seconda Lettura
Vi siete accostati al monte Sion, alla cittร del Dio vivente.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,18-19.22-24a
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Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile nรฉ a un fuoco ardente nรฉ a oscuritร , tenebra e tempesta, nรฉ a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere piรน a loro la parola.
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Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla cittร del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, allโadunanza festosa e allโassemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesรน, mediatore dellโalleanza nuova.
Parola di Dio
Vangelo
Chiunque si esalta sarร umiliato, e chi si umilia sarร esaltato.

Lc 14, 1.7-14
Avvenne che un sabato Gesรน si recรฒ a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: ยซQuando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: โCรจdigli il posto!โ. Allora dovrai con vergogna occupare lโultimo posto. Invece, quando sei invitato, vaโ a metterti allโultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: โAmico, vieni piรน avanti!โ. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, e chi si umilia sarร esaltatoยป.
Disse poi a colui che lโaveva invitato: ยซQuando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici nรฉ i tuoi fratelli nรฉ i tuoi parenti nรฉ i ricchi vicini, perchรฉ a loro volta non ti invitino anchโessi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perchรฉ non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giustiยป.
Parola del Signore
