Si รจ soliti sottolineare l’aspetto di incredulitร nella vicenda di Tommaso. Ci sta. Ma c’รจ di piรน! Altrimenti non staremmo qui a festeggiarlo.
Nel caratterino di Tommaso c’รจ qualcosa di bello che sembra attirare gli interventi del Signore.
Tommaso non vuole accontentarsi del sentito dire. Tommaso vuole capire da sรฉ, vedere da sรฉ, toccare da sรฉ. Ci ricorda un po’ la fede di Giacobbe, il quale sfida il Signore affinchรฉ sia con lui come รจ stato con Abramo ed Isacco. Giacobbe pone questa condizione per scegliere il Signore come suo Dio.
Questo atteggiamento puรฒ sembrare sfiducia diffidente o sfida temeraria. Ma c’รจ un altro modo per leggerlo: il desiderio di conoscere Colui in cui abbiamo posto la nostra fiducia. In fondo, รจ grazie a un atteggiamento cosรฌ che Tommaso arriva a fare una delle confessioni le piรน forti e le piรน esplicite nei vangeli: ยซMio Signore, mi Dioยป.

Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
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