Robert Cheaib – Commento al #Vangelo del 27 Ottobre 2018

Il Signore parla negli eventi della storia, ma non bisogna essere ingenui e vedere negli eventi dei messaggi immediati.

La storia è complessa e Gesù invita ad avere un’umiltà che si metta in ascolto, una pazienza per stare al passo con il Signore e un’apertura di cuore per essere illuminati da lui nel leggere gli eventi della vita. C’è una sola via per leggere le cose alla luce di Dio, passare tempo “famigliarizzando” con lui.

E per poter fare ciò, bisogna convertirsi e non opporre resistenza.

Robert Cheaib

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

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Lc 13, 1-9
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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