Dio, per cosรฌ dire, non vede le cose, ma vede solo le persone. Quando si danno solo le cose, il dono รจ invisibile.
Il cuore donato nelle cose, le rende visibili e comprensibili a Dio. Naturalmente, questo linguaggio figurato รจ per dire che nel donarci in modo gradito a Dio, dobbiamo donarci come Dio si dona. Dio dona se stesso in ogni suo dono.
Allora non รจ questione di competizione, ma di completezza di dono. Ognuno di noi si metta nelle mani del Signore e dica: eccomi Signore, io do a te tutto quello che ho.
Ti do le mie due monetine: il mio pentimento per non amarti abbastanza e il mio desiderio di amarti con tutto il cuore.

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Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 1-4
In quel tempo, Gesรน alzร ti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: ยซIn veritร vi dico: questa vedova, cosรฌ povera, ha gettato piรน di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivereยป.
Parola del Signore
