
Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
ยซDiede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perchรฉ per loro non cโera posto nellโalloggioยป.
Colui che dimora in eterno nel seno del Padre non trova dimora sulla terra, tranne nel sรฌ di una giovane folle e del suo sposo. Colui che creรฒ tutto non ottiene nulla dalla creazione se non le fasce della Vergine e la mangiatoia degli animali.
Eppure, Dio non ritira allโumanitร la sua offerta dโamore. Dio non si impermalisce e non torna indietro. Lโamore si รจ dato, una volta per sempre. In quella piccola grande fessura in una volontร umana, la luce dellโeternitร entra nel buio di una notte nella storia e nella notte della storia.
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E inizia una storia che giunge a me e a te. Una storia dโamore che chiede il nostro sรฌ, le nostre fasce, le nostre mangiatoie, la semplicitร di un pastore che non teme, ma che ha lโorecchio del cuore attento per sentire il canto degli angeli e per accogliere le promesse di Dio che si realizzano in tutti quelli che entrano nel sรฌ di Maria e di Giuseppe.
