San Giovanni Crisostomo si sofferma sul versetto delle tombe imbiancate e commenta: ยซChe i farisei vengano paragonati alle tombe, non รจ una cosa che desta stupore.
Ma se noi, che siamo stati considerati adatti a diventare i templi santi di Dio, improvvisamente diventiamo tombe piene di impuritร e di corruzione, questa sรฌ che รจ una miseria grandeยป.
ร bello che i Padri non considerano solo la lettera del testo biblico leggendolo solo nel contesto suo, ma ci riportano al nostro contesto, al nostro cammino, dinanzi al giudizio della nostra coscienza.
Cosรฌ le parole di Gesรน diventano parole rivolte a noi, alle nostre incoerenze, alle nostre fissazioni, alle nostre tombe, per farci vivere giร da ora da risorti.

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Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
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Guai a voi, farisei; Guai a voi, dottori della Legge.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 42-46
In quel tempo, il Signore disse: ยซGuai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e lโamore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perchรฉ siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperloยป.
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: ยซMaestro, dicendo questo, tu offendi anche noiยป. Egli rispose: ยซGuai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!ยป.
Parola del Signore
