
Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
Se notate, cari lettori, il nostro Avvento รจ intensamente accompa-gnato da Giovanni il Battista. Nei giorni scorsi, la liturgia ha posto dinanzi a noi la forza del Battista, la sua unzione profetica. Ci ha invitato a meditarlo e a ravvederci.
Mi sono permesso di rimandarvi anche ai vari Battista presenti nella vostra vita. Oggi, abbiamo un Battista perplesso. E la cosa bella, รจ che anche dalla sua perplessitร ci arriva una lezione.
Mi sovviene il passo dellโincredulitร di Tommaso come lezione per noi sulla fede che si fida… ma torniamo a Giovanni! Gesรน gli manda a dire, in risposta alle sue perplessitร : ยซBeato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป. A lui โ e a noi โ dice: Beato chi non rinchiude i progetti di Dio nei suoi schemini. Beato chi ha i sentimenti e la mente di Cristo.
- Pubblicitร -
Beato chi si lascia sorprendere dalla novitร e dallo stile di Dio. Beato chi non riduce il Dio vivente a un concetto astratto. Beato chi non pretende lโAmore, ma lo attende, ne diventa attiva attesa, proprio come era diventato Giovanni il Battista. Semplicemente, beato chi ama Gesรน e lo ama ascoltandolo.
Testo tratto dal PDF del mese di dicembre offerto da Chiesa Viva.
