Non temere di prendere con te Maria,
tua sposa (Mt 1)
Un’amica in visita per la prima volta alla Sala Della Carità di Padova mi segnala, stupita dalla bellezza del luogo, un affresco particolare: «È quello riferito alla Natività di Maria, bellissimo, pieno di movimento, di donne indaffarate, una vera e propria sala parto».
Devo dire che la curiosità mi ha spinto a verificare di persona ed effettivamente non si può fare a meno di fermarsi a gustarne la bellezza.
Dario Varotari, l’autore cinquecentesco a me sconosciuto fino a quel momento, mi ha fatto immergere in un contesto moderno, a me affine, fatto di femminile, di cura, di maternità .
La nascita dell’infante in questione, Maria di Nazareth, diventa un episodio di un quotidiano come tanti dove c’è chi assiste la puerpera, chi sistema la culla, chi ninna la neonata, chi pulisce per terra per sistemare l’ambiente.
Sei donne intorno ad Anna. Gioacchino, lo sposo, si sporge a mala pena per sbirciare la situazione ma con molto pudore.
Una profonda tenerezza, una grande vicinanza a una storia speciale che avrebbe cambiato il corso della storia dell’umanità , ma non per dominarla, bensì per entrare a farne parte. A cominciare dalle doglie del parto.
Fonte – Un attimo di Pace
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 1, 18-24
Dal Vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.