Un aspetto che differenziava dagli altri gruppi giudaici quello di Gesรน con i suoi discepoli รจ che esso non digiunava. O meglio, non era uso a digiuni volontari, oltre a quello dello Yom Kippur esplicitamente prescritto.
Poco tempo dopo, i primi cristiani ripresero a digiunare con piรน frequenza. In questa duplice discontinuitร dal contesto giudaico dell’epoca โ in cui vi erano alcuni farisei che digiunavano un paio di volte alla settimana, mentre i seguaci di Giovanni forse ancor piรน rigorosamente โ e da quello della comunitร apostolica delle origini, troviamo il Vangelo di oggi.
Questo sottolinea il senso del rifiuto di Gesรน del digiuno: non รจ possibile digiunare โ per esprimere lutto, dolore e implorazione di perdono โ finchรฉ, perlomeno, lo Sposo รจ presente. Il Regno di Dio, benchรฉ non ancora nella sua pienezza, รจ giร giunto in mezzo a loro, anche grazie alla presenza fisica di Gesรน stesso: la Buona Notizia รจ una ventata di gioia, perchรฉ il perdono รจ giร stato assicurato.
Dopo, ovviamente, il corpo fisico dello Sposo sarร tolto, e allora anche i suoi seguaci potranno digiunare in attesa della sua venuta. Ma adesso, due millenni dopo? In che misura lo Sposo รจ presente o assente? Con quanta attesa invochiamo il compimento del Regno nella sua pienezza?
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). ร socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. ร docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. ร un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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