Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 6 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 2, 1-12

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Dov’รจ colui che รจ nato? Tra il passato noto e il futuro ignoto. Per dirlo con una immagine, tra Giuseppe e i Magi, che sono uomini ignoti, bizzarri, credenti chissร  in cosa… abituati perรฒ a guardare il cielo, con la diligenza piรน grande che potessero avere gli scienziati dell’epoca. Sanno guardare i segni, e non solo quelli zodiacali.

Osservano i segni che indicano che la realtร , proprio quella che vedono tutti, ha un senso e si apre alla novitร  che vale la pena seguire. La loro scienza non si ferma infatti al “cosa” e al “dove”, ma li conduce alla domanda del “perchรฉ”: quella cometa non va solo osservata, ma raggiunta. Non solo come vada il cielo, ma come si vada in cielo, per dirla con Galilei.

I Magi sanno che, giunti a quel punto autonomamente con la loro ragione, devono rivolgersi a qualcun altro. Gli esperti del sacro decretano la risposta: Betlemme; ma non ci vanno. I Magi invece hanno il coraggio di mettersi in cammino fidandosi di quella risposta, nonostante la cattiveria di chi chi gliela fornisce.

Cosรฌ come hanno avuto l’onestร  di chiedere aiuto e di riconoscere il bene anche nelle parole del re ostile, ritrovando la stella della ragione incontrano la gioia persistente e l’amore materno in cui รจ immerso il senso che cercavano, finalmente in carne ed ossa. Non si turbano per la fragilitร  del bambino, ma adorano quel Re; lo fanno a modo loro, prostrandosi e offrendogli i loro doni, seriamente impegnativi: non proprio giocattolini per un neonato, nรฉ vestitini firmati da principino.

Con la medesima serietร , ascoltano nella loro coscienza l’invito ad essere, oltre che coraggiosi, prudenti; se una parola di Erode era stata corretta, non รจ detto che anche tutte le altre lo siano. Come hanno avuto il coraggio di accogliere una cosa buona da una persona malintenzionata, adesso i Magi hanno la prudenza di non lasciarsi abbindolare da chi, dopo aver loro offerto una caramella, cerca di portarli sulla cattiva strada.

Erode non si aspettava che l’incontro avrebbe insegnato loro a discernere continuamente e sempre meglio, in autonomia. Dio indica non tanto la strada da percorrere, quanto la meta finale e la strada da non ripercorrere, per non perdere la gioia della novitร . รˆ bello contemplarla anche nella vita quotidiana, per ignota e bizzarra che sia! Il “come” lo affida totalmente alla nostra ragione, alla nostra libertร  e alla nostra sensibilitร .

Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia allโ€™Universitร  di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Universitร  di Perugia e in Ontologia Trinitaria allโ€™Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente รจ dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร  dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.

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