Un versetto del brano odierno cattura l’attenzione: ยซSu di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป. Ci sono amici che stanno proprio studiando il โsigilloโ, e ne sanno sicuramente piรน di me su questo. Il sigillo รจ garanzia di appartenenza, perchรฉ รจ l’identitร stessa della persona in gioco; puรฒ essere materialmente un anello, un marchio, un pendente. Ma รจ qualcosa di fisso, inseparabile, sicurissimo, perchรฉ usato con premura per custodire i segreti. Anche il sommo sacerdote ne aveva uno.
E se nel Cantico dei cantici l’amata chiede di essere messa come sigillo intimo sul cuore e sul braccio dell’amato, lo Spirito Santo รจ proprio quel sigillo che lega indissolubilmente il Padre al Figlio, e il Figlio ad ogni uomo sul quale, nella Pasqua, รจ riversata in pienezza la vita di Dio. Nel battesimo e nella cresima abbiamo questa pienezza, il medesimo sigillo: tu hai il marchio, il carattere, l’imprinting stesso di Dio. Quindi sei Figlio di Dio, re, profeta, sacerdote in eterno, al modo di Melchisedec: non per sangue, non per merito, ma per grazia, per chiamata, per Spirito. Questo dono ci รจ assicurato, certificato, sigillato dalla visceralitร di Dio che ci custodisce con un’infinita protezione. Non possiamo piรน appartenere ad altri.
Il nostro cuore รจ segnato segretamente dalla sua presenza viva: quando agiamo in Cristo, รจ il Padre che agisce non solo con noi ma in noi, con la sua autoritร , sulla terra, nella storia. Riconosciamo le ferite, le piaghe, le stigmate di ogni uomo: sono proprio quelle il sigillo di Cristo. Quel sigillo nella fragilitร , scambiato reciprocamente tra gli sposi, costituisce il matrimonio; donato ai pastori, li rende servi per condurre all’unitร di amore il gregge loro affidato. Ecco il cibo eterno che ci offre Dio: lasciarci segnare dall’amore; in confronto, qualche pezzo di pane con cui ci sfama รจ poco o nulla.

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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