Il cristiano sa che la sofferenza non puรฒ essere eliminata, ma puรฒ ricevere un senso, puรฒ diventare atto di amore, affidamento alle mani di Dio che non ci abbandona e, in questo modo, essere una tappa di crescita della fede e dellโamore. (โฆ)
La luce della fede non ci fa dimenticare le sofferenze del mondo. Per quanti uomini e donne di fede i sofferenti sono stati mediatori di luce! Cosรฌ per san Francesco dโAssisi il lebbroso, o per la Beata Madre Teresa di Calcutta i suoi poveri. Hanno capito il mistero che cโรจ in loro. Avvicinandosi ad essi non hanno certo cancellato tutte le loro sofferenze, nรฉ hanno potuto spiegare ogni male.
La fede non รจ luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino. Allโuomo che soffre, Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce.
In Cristo, Dio stesso ha voluto condividere con noi questa strada e offrirci il suo sguardo per vedere in essa la luce. Cristo รจ colui che, avendo sopportato il dolore, ยซ dร origine alla fede e la porta a compimento ยป (Eb 12,2).
Fonte: ยซVangelo del Giornoยป รจ un servizio proposto dall’associazione internazionale Evangelizo.
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La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
