Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo di oggi (Gv 2,13-25) ci presenta lโepisodio della cacciata dei venditori dal tempio, Gesรน ยซfece una frusta di cordicelle e scacciรฒ tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoiยป (v. 15), il denaro, tutto. Tale gesto suscitรฒ forte impressione, nella gente e nei discepoli. Chiaramente apparve come un gesto profetico, tanto che alcuni dei presenti domandarono a Gesรน: ยซQuale segno ci mostri per fare queste cose?ยป (v. 18), chi sei tu per fare queste cose? Mostraci un segno che tu hai autoritร per farle. Cercavano un segno divino, prodigioso che accreditasse Gesรน come inviato da Dio. Ed Egli rispose: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป (v. 19). Gli replicarono: ยซQuesto tempio รจ stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?ยป (v. 20). Non avevano compreso che il Signore si riferiva al tempio vivo del suo corpo, che sarebbe stato distrutto nella morte in croce, ma sarebbe risorto il terzo giorno. Per questo โin tre giorniโ. ยซQuando poi fu risuscitato dai morti โ annota lโEvangelista โ i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesรนยป (v. 22).
In effetti, questo gesto di Gesรน e il suo messaggio profetico si capiscono pienamente alla luce della sua Pasqua. Abbiamo qui, secondo lโevangelista Giovanni, il primo annuncio della morte e risurrezione di Cristo: il suo corpo, distrutto sulla croce dalla violenza del peccato, diventerร nella Risurrezione il luogo dellโappuntamento universale tra Dio e gli uomini. E Cristo Risorto รจ proprio il luogo dellโappuntamento universale – di tutti! – fra Dio e gli uomini. Per questo la sua umanitร รจ il vero tempio, dove Dio si rivela, parla, si fa incontrare; e i veri adoratori, i veri adoratori di Dio non sono i custodi del tempio materiale, i detentori del potere o del sapere religioso, sono coloro che adorano Dio ยซin spirito e veritร ยป (Gv 4,23).
In questo tempo di Quaresima ci stiamo preparando alla celebrazione della Pasqua, quando rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo. Camminiamo nel mondo come Gesรน e facciamo di tutta la nostra esistenza un segno del suo amore per i nostri fratelli, specialmente i piรน deboli e i piรน poveri, noi costruiamo a Dio un tempio nella nostra vita. E cosรฌ lo rendiamo โincontrabileโ per tante persone che troviamo sul nostro cammino. Se noi siamo testimoni di questo Cristo vivo, tante gente incontrerร Gesรน in noi, nella nostra testimonianza. Ma – ci domandiamo, e ognuno di noi si puรฒ domandare โ: il Signore si sente veramente a casa nella mia vita? Gli permettiamo di fare โpuliziaโ nel nostro cuore e di scacciare gli idoli, cioรจ quegli atteggiamenti di cupidigia, gelosia, mondanitร , invidia, odio, quellโabitudine di chiacchierare e โspellareโ gli altri? Gli permetto di fare pulizia di tutti i comportamenti contro Dio, contro il prossimo e contro noi stessi, come oggi abbiamo sentito nella prima Lettura? Ognuno puรฒ rispondere a sรฉ stesso, in silenzio, nel suo cuore. โIo permetto che Gesรน faccia un poโ di pulizia nel mio cuore?โ. โOh, padre, io ho paura che mi bastoni!โ. Ma Gesรน non bastona mai. Gesรน farร pulizia con tenerezza, con misericordia, con amore. La misericordia รจ il suo modo di fare pulizia. Lasciamo – ognuno di noi – lasciamo che il Signore entri con la sua misericordia – non con la frusta, no, con la sua misericordia – a fare pulizia nei nostri cuori. La frusta di Gesรน con noi รจ la sua misericordia. Apriamogli la porta perchรฉ faccia un poโ di pulizia.
Ogni Eucaristia che celebriamo con fede ci fa crescere come tempio vivo del Signore, grazie alla comunione con il suo Corpo crocifisso e risorto. Gesรน conosce quello che cโรจ in ognuno di noi, e conosce pure il nostro piรน ardente desiderio: quello di essere abitati da Lui, solo da Lui. Lasciamolo entrare nella nostra vita, nella nostra famiglia, nei nostri cuori. Maria Santissima, dimora privilegiata del Figlio di Dio, ci accompagni e ci sostenga nellโitinerario quaresimale, affinchรฉ possiamo riscoprire la bellezza dellโincontro con Cristo, che ci libera e ci salva.
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Dopo l’Angelus:
Cari fratelli e sorelle,
rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di Roma e a tutti i pellegrini provenienti da varie parti del mondo. Saluto i fedeli di Curitiba (Brasile); i gruppi parrocchiali di Treviso, Genova, Crotone, e LโAquila e della zona di Domodossola. Un pensiero speciale va ai ragazzi di Garda, che hanno ricevuto la Cresima.
Durante questa Quaresima, cerchiamo di stare piรน vicini alle persone che stanno vivendo momenti di difficoltร : vicini con lโaffetto, con la preghiera con la solidarietร .
Oggi, 8 marzo, un saluto a tutte le donne! Tutte le donne che ogni giorno cercano di costruire una societร piรน umana e accogliente. E un grazie fraterno anche a quelle che in mille modi testimoniano il Vangelo e lavorano nella Chiesa. E questa รจ per noi una occasione per ribadire lโimportanza e la necessitร della loro presenza nella vita. Un mondo dove le donne sono emarginate รจ un mondo sterile, perchรฉ le donne non solo portano la vita ma ci trasmettono la capacitร di vedere oltre โ vedono oltre loro โ, ci trasmettono la capacitร di capire il mondo con occhi diversi, di sentire le cose con cuore piรน creativo, piรน paziente, piรน tenero. Una preghiera e una benedizione particolare per tutte le donne qui presenti in piazza e per tutte le donne! Un saluto!
A tutti auguro una buona domenica. Per favore non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
- Fonte ยฉ Copyright 2015 – Libreria Editrice Vaticana
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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