Il vangelo? Un bicchiere dโacqua
Domenica scorsa i discepoli sono usciti un poโ malconci con la loro smania da protagonisti. Questa Domenica le cose non vanno poi molto meglio.
Gesรน sta andando verso Gerusalemme e camminando istruisce i discepoli. Alcuni studiosi definiscono questo brano un โpiccolo catechismo della comunitร โ.
Ad un tratto qualcuno guarisce e scaccia i demoni nel nome di Gesรน. I discepoli se ne accorgono e glielo impediscono, perchรฉ โnon รจ dei nostriโ.
Si, avete capito bene: perchรจ gli apostoli se la prendono con quellโuomo che scaccia i demoni nel nome di Gesรน? Eโ un pubblico peccatore? Vuole prendersi il merito? Non fa le cose secondo le indicazioni di Gesรน? No, cari amici, niente di tutto questo. Marco riporta candidamente la pretesa dei dodici: โโฆperchรฉ non ci seguivaโ. Domenica scorsa era emerso il loro protagonismo personale, oggi quello del gruppo.
Questo brano mette davvero in crisi il nostro modo di pensare.
Nei secoli la Chiesa si รจ sentita un come lโarca di Noรจ: fuori di lei nessuna di salvezza. Per secoli abbiamo ripetuto con orgoglio che: โFuori dalla Chiesa non cโรจ salvezzaโ. Solo chi apparteneva alla Chiesa cattolica, chi era โdentroโ, solo chi era battezzato aveva la possibilitร di salvarsi. Non vi sembra che avessimo un poโ troppe manie di onnipotenza?
Lโappartenenza, ci ricorda il vangelo, non รจ il criterio esclusivo. Dio non รจ questione di appartenenza, ma di amore, di spirito. Molte persone sono state allontanate dalla Chiesa nel corso dei secoli (Leonardo Boff; Theilard de Chardin ecc.) ma questo non significa che fossero lontane da Dio. Perchรฉ si รจ sbattuti fuori dalla chiesa non vuol dire che si รจ sbattuti fuori da Dio. Dio รจ piรน grande della Chiesa. La Chiesa ha Dio, ma non lo possiede completamente. Il Bene รจ presente anche fuori della Chiesa. Chiunque fa il bene viene da Dio. Ci si salva anche solo per un bicchiere dโacqua dato con amore: โChiunque vi darร da bere un bicchiere dโacqua nel mio nome, non perderร la sua ricompensaโ (9,41).
Cosรฌ poco? Si amici, cosรฌ poco. Gesรน ha talmente abbassato lโasticella che chiunque puรฒ riuscirci perchรฉ Dio ci vuole eroi nelle piccole cose, quelle che sono alla portata di tutti. Non importa se non diventeremo mai โsanti da calendarioโ, se il nostro nome non comparirร mai sui giornali, perchรฉ la nostra vita รจ salva, cioรจ felice, grazie allโamore con cui viviamo, a telecamere spente.
La chiesa ha vissuto, nei secoli, due grandi piaghe: il clericalismo e il trionfalismo. Il primo diceva: โSolo il clero possiede Dioโ. Il secondo: โSolo la Chiesa detiene la veritร โ. Per fortuna Dio non puรฒ essere imprigionato e tutti gli uomini possono essere volto di Dio. Erasmo da Rotterdam diceva: โOvunque tu incontri la veritร , considerala cristianaโ.
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Gesรน non รจ mai stato escludente, nรฉ ha mai obbligato nessuno a seguirlo e a far parte della sua comunitร . Nessun proselitismo! Gesรน รจ il Signore di tutta la chiesa e lui solo conosce i suoi: non spetta dunque ai suoi, o presunti tali, giudicare altri come zizzania, fino a tentare di estirparli.
Il gruppo dei dodici iniziava a sentirsi come una casta, credevano di avere lโesclusiva su alcune attivitร . Questo atteggiamento riflette il carattere irruente di Giovanni (lui e il fratello Giacomo erano stati soprannominati da Gesรน โi figli del tuonoโ), oppure si tratta del riflesso di una difficoltร presente nella comunitร di Marco.
Gesรน, ancora una volta, ridimensiona le pretese di Giovanni e dei suoi discepoli e propone il superamento dello scandalo, cioรจ dellโinciampo, per essere suoi discepoli in pienezza.
La risposta di Gesรน, segna una svolta della storia: tutti gli uomini sono โdei nostriโ, come noi siamo di tutti. Prima di tutto lโuomo. Tutti sono dei nostri. Si puรฒ essere di Cristo anche senza appartenere alla sua istituzione, perchรฉ la Chiesa รจ strumento del Regno, ma non coincide con il Regno di Dio, che supera questi confini.
Gesรน sottolinea tre cose su cui fare attenzione: la mano, il piede e lโocchio. Secondo la mentalitร ebraica le parti del corpo sono la sede dei diversi istinti umani. Potremmo parafrasare dicendo: ciรฒ che facciamo, dove andiamo e ciรฒ che vediamo. Attraverso ciรฒ che facciamo o non facciamo, attraverso dove scegliamo di andare o non andare e ciรฒ che scegliamo di vedere o non vedere passa il nostro essere di ostacolo allโaltro. Insomma, attraverso lโamore non dato passa il nostro essere di scandalo (lo scandalo era il sasso che entrava nella scarpa e impediva di camminare). โScandaloโ per il vangelo รจ tutto ciรฒ che non fa vivere, che impedisce di proseguire il cammino.
Le parole di Gesรน mettono lโaccento su tre aspetti delle scelte:
- Ciรฒ che fa male va tagliato, lasciato. Perchรฉ voler continuare a stare male attraverso compromessi pericolosi? Noi ci salviamo, cioรจ viviamo felici, per la decisione con cui tagliamo ciรฒ che ci fa male, ciรฒ che nuoce alla nostra felicitร . Se quella relazione nuoce alla serenitร della tua famiglia, tagliala. Se quellโabitudine รจ pericolosa per la tua salute, tagliala. Se quellโambiente provoca sofferenza ai tuoi pensieri, taglialo. Eโ meglio soffrire qualche minuto ora per alcuni tagli, che vivere una vita sbagliata e rendere infelici anche gli altri.
- Scegliere, tagliare, fa male. Eโ inutile nascondercelo: scegliere provoca sempre una sofferenza perchรฉ significa perdere qualcosa. Eโ come il parto: un dolore tremendo che perรฒ dร vita.
- Nella vita ci sono scelte radicali. Alcune scelte hanno bisogno di fermezza, decisione, risolutezza.
Cari amici, le nostre mani siano aperte al dono, i nostri piedi imbocchino sentieri di speranza, i nostri occhi ardano dal desiderio di vedere il Suo Volto.
La bella notizia di questa Domenica? Si puรฒ essere di Cristo senza appartenere al gruppo dei Dodici, perchรฉ tutto il Vangelo sta in un bicchiere dโacqua.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK



