Credere, non cedere
โNon sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in meโ.
Ci proviamo, Signore, con tutte le forze, con la nostra poca fede. Ci proviamo ma fatichiamo.
ร un tempo difficile, certo, lo รจ per tutti, dopo anni di pandemia, dopo lโinizio della guerra in Europa, con lo stipendio che non basta piรน, i servizi al cittadino in peggioramento, una rabbia crescente nelle parole delle persone.
Ed รจ ancora piรน difficile per chi, da tempo, si รจ messo in gioco accogliendo il Vangelo, costruendo comunitร scegliendo di amare. Perchรฉ, anche se ce lo siamo ripetuti per decenni, questo รจ il tempo delle tenebra, dello scandalo interno alla Chiesa, del disprezzo sul volto dei nostri giovani quando parlano di cristiani, di comunitร che si svuotano dopo decenni in cui pensavamo che nulla potesse (sul serio) cambiare radicalmente.
La paura bussa alla porta. Paura del futuro, della morte, della solitudine, della povertร .
E nostalgia. Enorme. A tratti insostenibile.
Soprattutto per chi ha vissuto la primavera del Concilio.
Queste sono le parole che sgorgano dal cuore di ogni credente in questi giorni, anche se tempo pasquale in cui convertirsi alla gioia.
Lamentele che diventano preghiera, nel desiderio sincero e cristallino di andare oltre.
Poi ci accorgiamo che queste parole il Maestro le ha dette poche ore prima di essere arrestato.
E tutto cambia.
- Pubblicitร -
Entriamo nel mistero. Le parole si spengono.
Ci mettiamo in ascolto.
Le ultime parole
Sono le sue ultime parole prima di morire.
Parole che segnano una vita. La sua. La nostra.
Parole che stupiscono per la loro forza, per la calma, per il sereno abbandono nelle mani del Padre conosciuto e amato.
ร Lui a rassicurare noi. Dovrebbe essere il contrario, soprattutto in quel momento.
Ma Gesรน รจ cosรฌ. pensa prima agli altri che a sรฉ. Pensa prima a me. Ci chiede (mi chiede) di non avere paura.
E usa il verbo che indica il timore suscitato dalla tempesta in mare.
Perchรฉ รจ cosรฌ: siamo sballottati da alte onde che sembrano travolgere il fragile guscio di noce che la nostra vita.
Eppureโฆ
Le sue ultime parole sono chiare, nette, incoraggianti: Dio ci vuole accanto a sรฉ e Gesรน ci conduce al Padre.
Il Padre
Dio ci vuole accanto a sรฉ. Ma non magicamente, non come chi ottiene una insperata raccomandazione, un calcio nel sedere per sedersi accanto al Padre.
Ci vuole accanto a sรฉ come una calamita che attira a sรฉ il ferro.
Perchรฉ in noi abita la presenza di Dio, quella magnifica scintilla luminosa che egli ha deposto nella nostra anima, che รจ la nostra anima. Quella scintilla divina che siamo chiamati a riconoscere, lasciar divampare, contagiare.
E per imparare abbiamo un Maestro: Gesรน.
In lui abita la pienezza di Dio perchรฉ lui e il Padre sono una cosa sola.
Non come uno dei tanti maestri, rispettabili e santi, che la storia dellโumanitร ci consegna.
Ma come il Maestro definitivo. Colui che, per amore, ci conduce alla pienezza di noi stessi in Dio Padre.
Tommaso ascolta. Il piรน grande fra i credenti, il primo dei credenti, รจ comunque stranito, a disagio.
Come? ร la domanda che chi, come me, ha avuto il privilegio di dedicare la propria vita allโinterioritร si sente rivolgere tante volte. Una domanda che io stesso ho posto e che mi pongo quotidianamente.
E la risposta รจ sempre la stessa, e ce la dona Gesรน.
Via
Essere cristiani, a volte lo dimentichiamo, significa essere di Cristo, seguire Gesรน, imitare Gesรน, fidarsi di lui. Conoscerlo, anzitutto, e lasciarci amare. Frequentare la sua parola nella meditazione, cercarlo nella preghiera personale e comunitaria, riconoscerlo nel volto del fratello povero.
Il cristianesimo รจ una proposta di cambiamento radicale del nostro modo di vedere il mondo.E Dio.
E lo facciamo ascoltando e seguendo il Maestro.
In un mondo stracolmo di opinionisti e piccoli leader che urlano gli uni contro gli altri, Gesรน indica se stesso come percorso, la porta attraverso cui le pecore possono uscire dai tanti recinti (anche religiosi!) in cui ci hanno rinchiusi.
Diventare cristiani significa amare come Gesรน ha amato, seguire la via, che non รจ un insieme di belle nozioni, ma una persona.
Buffo: molti propongono la fede come un monolite di cose in cui credere o di rigidi comportamenti da tenere. Gesรน, invece, ci dice che lโintera nostra vita รจ un percorso, fatto di sudore e stanchezza, di pause ristoratrici e di paesaggi mozzafiato.
Lโimportante รจ non essere rassegnati e morti, anche nella fede. Ma sempre pronti a camminare, a conoscere, a curiosare, a sapere, ad evolvere.
Come nellโamore umano, se la fede non si coltiva, avvizzisce.
Veritร
Gesรน รจ la veritร .
Veritร che esiste e che chiede di essere accolta in un mondo che nega la possibilitร stessa che esista una veritร (eccetto una: quella che non esiste nessuna veritร !), o che riduce la veritร a livello di opinione, in un malinteso senso di tolleranza, mettendo tutto e tutti sullo stesso piano, come se la libertร significasse che nulla piรน รจ autentico.
In un mondo che tutto relativizza, Gesรน, con determinazione ma senza arroganza, con autorevolezza ma senza supponenza, pretende di conoscere la veritร su Dio e sugli uomini.
Allโuomo contemporaneo che, come Pilato, gioca a fare il cinico e chiede cosโรจ la veritร , la Chiesa proclama non una dottrina ma, nuovamente, una persona: se stesso. Gesรน รจ la veritร , dice la veritร , ci conduce alla veritร .
E la veritร รจ evidente, si impone, non ha da convincere. Ma solo un cuore onesto, disincantato, ragionevole รจ in grado di coglierla.
Ciรฒ che il cercatore di Dio รจ invitato a fare รจ mettersi in gioco, fino in fondo, non barare, non impigrirsi ma cercare, restare aperto e disponibile alla crescita intellettuale ed interiore. E, se possibile, dedicare qualche energia alla conoscenza: non se ne puรฒ piรน di un cristianesimo approssimativo e solo emotivo!
Vita
Chi ha scoperto Gesรน nel proprio percorso puรฒ affermare con assoluta veritร che il Signore gli ha donato la vita.
Esiste una vita biologica che puรฒ anche essere intesa e coinvolgente.
Ma una vita interiore, spirituale, allarga lโorizzonte, ci situa in un progetto di cui siamo chiamati a far parte, ci cambia radicalmente la vita biologica, riempiendola di una gioia intima, profonda, eterna.
Gesรน รจ la vita e dona la vita e il cristiano ama la vita e la dona.
Anche se la propria vita รจ acciaccata o dolorante, il discepolo sa che รจ un gigantesco progetto dโamore quello che si sta manifestando nel nostro mondo.
Ora sappiamo, come Tommaso. Anche noi, come lui, dobbiamo passare sotto lโepifania di Gesรน in croce per capire la pienezza di queste parole. A anche attraversare il mare dellโincredulitร e della prova. Ma dopo, lo sappiamo, il risorto รจ lรฌ che ci attende.
Ed รจ il tempo (Questo! Ora! Subito!) di prendere coscienza che la Chiesa che faremo รจ una nazione di santi e di profeti, di sacerdoti, di pontefici. Cioรจ noi battezzati, tutti, senza aspettare che altri si assumano questo ruolo. Sacerdoti, rendendo sacro ogni gesto che compiamo. Pontefici, cioรจ facendo da ponte fra Dio e gli uomini in Cristo. Profeti, cioรจ capaci di leggere la Storia alla luce del Risorto. ร tempo di credere, non di cedere.
Sveglia, gente.
Sveglia.
***
Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza in questo tempo di Coronavirus
Lโevangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.



