Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 5 Marzo 2023

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Alzati, vai

Vattene, vai via, muoviti, aria.

Smettila di restare inchiodato al passato.

E di piangerti addosso. Non fare la vittima.

Non aspettare che siano gli altri a risolvere i tuoi problemi.

Abramo รจ un uomo vissuto quando riceve questa chiamata interiore.

รˆ morto suo padre, e suo fratello, si รจ fatto carico di Lot, suo nipote.

E non ha figli. Game over, la sua vita รจ finita, le carte che aveva sono state giocate. Ed รจ esattamente in quel momento in cui non ci si aspetta piรน nulla che Dio interviene. 

Irrompe. Scuote. Smuove. E parla al suo cuore.

Leck leckร ! Vai a te stesso!

รˆ il movimento della quaresima, del deserto in cui scegliamo di entrare, in compagnia del Maestro e Signore, per non prendere scorciatoie, come hanno fatto Adamo ed Eva. Per imparare a scegliere, a discernere, a riconoscere lโ€™opera del divisore, il diabolos, nelle nostre vite. E sconfiggerla.

Decidere, infine, scegliere smettendo di farsi scegliere, di farsi portare, di farsi trascinare, guardando alla nostra vita con la Parola come criterio di discernimento. 

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Decidere, infine, che persone essere. Che uomini e donne diventare. 

Scoprirsi amati, scegliere di amare, nel quotidiano, attraverso piccoli passi possibili.

Non รจ uno sforzo da compiere, ricorda Paolo al suo discepolo Timoteo, unโ€™impresa titanica, un moto della volontร , ma รจ lโ€™iniziativa di Dio che bussa alla nostra porta.

Abramo avrebbe potuto di obiettare di essere troppo vecchio, o di non avere sufficienti indicazioni per mettersi in viaggio, o di essere demotivato e stanco.

Come facciamo noi. 

Invece ascolta, e va.

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Sempre lui

Salgono sul monte, su un alto monte.

In realtร  รจ una collina ma lโ€™amore rende tutto immenso.

Sono presi in disparte, siamo presi in disparte, perchรฉ il Signore vuole condividere con noi la gloria di cui รจ intrisa la (sua) vita. Lโ€™amore ama di poter amare, di condividere la sua gioia.

E lรฌ, sul monte, Gesรน viene trasfigurato. Svela la sua profonda natura, la sua vera identitร .

Non si toglie il vestito dozzinale sotto cui si nasconde Superman, no.

รˆ lo sguardo dei discepoli che cambia. Perchรฉ la bellezza, come lโ€™innamoramento, come la fede, sta nel nostro modo di vedere. Quando sono innamorato trovo il mio amato il piรน bello fra tutti. Quando amo una disciplina sportiva sono disposto a sudare e a faticare per praticarla. Quando riesco a orientare la mia mente verso le mie emozioni, colgo la bellezza abbagliante di un paesaggio.

Molte cose concorrono nella bellezza. Una fra queste, certamente, รจ lo sguardo interiore capace di cogliere la veritร , lโ€™armonia, la pienezza in un oggetto, in un paesaggio, in una persona.

Possiamo stare con Gesรน tutta la vita, e frequentarlo, e credere, e seguirlo.

Ma fino a quando il nostro sguardo interiore non si arrende alla sua bellezza, non ne saremo mai definitivamente segnati.

Sinai

Accade come sul Sinai, quando Dio si manifesta a Mosรจ in tutta la sua gloria: le nubi, i fulmini, la voce, lโ€™ombra, la paura. Paura che deriva dallโ€™intensitร  della bellezza, dallโ€™insopportabilitร  della visione interiore.

Mosรจ e Elia conversano con Gesรน: la Legge e i Profeti si inchinano al rivelatore del Padre.

Pietro viene travolto: la bellezza gli ha colmato il cuore.

Di quanta bellezza abbiamo bisogno per affrontare la parte faticosa del deserto! Quanto dobbiamo fare memoria per trovare il coraggio di partire in viaggio verso lโ€™ignoto!

Il Dio bellissimo, misterioso e presente, rispettoso dei nostri tempi, seducente e libero, ci spinge a partire, a salire, a crescere.

Ad abbandonare la pianura della mediocritร , dove lo smog delle parole e dei pensieri violenti ci appesta e ammorba lโ€™aria. E a salire, staccarci, andare.

รˆ bello per noi

Se riusciamo a fare argine, se prendiamo sul serio questo viaggio interiore, se riusciamo ad abbandonare le nostre resistenze e a cedere al corteggiamento di Dio, facciamo esperienza della sua immensa bellezza.

Lร  dove bellezza, veritร  e bontร  si sommano.

Attimi in cui si svela la realtร , si toglie il velo che ci impedisce di vedere e di capire.

รˆ bellissimo credere. Bellissimo essere cristiani. Bellissimo scoprire di essere amato e di amare.

Perciรฒ sono discepolo: รจ la cosa piรน bella che sia accaduta nella mia vita.

Sul Tabor scopriamo di essere amati nel Figlio. 

Gesรน รจ lโ€™amato. E solo lโ€™amore cambia, converte, mette le ali.

I discepoli precipitano in terra, tanto potente รจ la gloria e la bellezza. Cedono, si arrendono.

In Cristo glorioso scoprono anchโ€™essi di essere amati.

Alzatevi non temete

La trasfigurazione, la metamorfosi, il cambiamento ora si interrompe.

Come sa bene la Bibbia, la bellezza Dio si puรฒ accogliere solo in piccole dosi.

La nostra vita diventa allora un allenamento alla gioia, la preparazione atletica allโ€™infinito.

E Gesรน incoraggia i suoi: alzatevi, non temete.

Alzati, fratello. Alzati, sorella.

Sappiti amato. Cosa mai ti puรฒ spaventare se Dio รจ cosรฌ vicino, accessibile, benevolo?

Si torna nella pianura, allora, ma con il cuore segnato, ferito di bellezza, con il volto trasfigurato come Mosรจ quando scendeva dal monte dopo avere incontrato il suo Dio.

Ci sarร  un tempo di fatica e di morte, certo.

Un tempo necessario, in cui il chicco deve marcire nella terra per portare frutto.

Gesรน lo sa. I discepoli ancora lo ignorano.

Ma quel Tabor illumina il Golgota.

Quel Tabor รจ la destinazione del nostro pellegrinare.

Di questa quaresima, sรฌ. Ma soprattutto รจ la meta della nostra vita.

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza in questo tempo di Coronavirus

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