Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 18 Febbraio 2024

- Pubblicitร  -

Deserti

Quaresima.

No dai, non scherziamo. Quaresima proprio anche no, grazie.

Da mesi e mesi passiamo da un deserto allโ€™altro. Si sono disseccate le speranze di un mondo costruito sulla pace e sulla tolleranza, e inaridite molte comunitร  cristiane stanche e litigiose, e arse le relazioni, sempre piรน tossiche e problematiche. Quaresima anche no, saltiamo subito alla Pasqua.

Giusto, avete ragione, concordo.

Proviamo allora a dare senso a questo deserto. Di dare misura e dimensione a quanto viviamo. Proviamo ad alzare la testa e guardare oltre.

Niente fioretti, per caritร . E niente mortificazioni. Anzi: di vivificazione abbiamo bisogno.

Urgentemente.

Benedetta Quaresima, allora, se riesce in qualche modo a darci uno schiaffo. A scuoterci. A rompere il mare di ghiaccio che รจ in noi. A farci alzare lo sguardo. Ad accorgerci di avere unโ€™anima. A volare piรน in alto di quanto ci siamo rassegnati a fare.

Mortifichiamo, cioรจ diamo morte, al vittimismo, alla rabbia, alla desolazione.

Vivifichiamo la fede, le relazioni, la comunitร  dei cercatori.

Entriamo nel deserto, allora.

- Pubblicitร  -

Quello raccontato dalla Bibbia.

Luogo di tentazione, di fatica, di prove estreme. Che tira fuori tutto ciรฒ che siamo, nel bene e nel male. E non cโ€™รจ bisogno di andarserlo a cercare, il deserto, ci attornia, ci siamo accampati. 

Ma il deserto, per Israele, รจ anche il luogo dellโ€™innamoramento, dellโ€™essenzialitร , dei tramonti infuocati, delle tavole della Legge. Di tutta la luce che possiamo incontrare.

Fatica e luce. Pena e gioia. Perchรฉ la vita, ogmi vita, la nostra, รจ fatta cosรฌ, di deserti e di oasi. Ma senza vagare: andando verso una meta.

La stessa realtร , la stessa vita, lo stesso deserto possono diventare esperienza di pena infinita o apertura alla pienezza di luce.

La Quaresima ci aiuta a vivere unโ€™esperienza di radicale conversione.

Imitando il cammino di Gesรน.

Marco

Lโ€™evangelista Marco lascia poco spazio alle tentazioni di Gesรน.

Diversamente da Matteo e da Luca non si dilunga nei dettagli, non cede alla descrizione, allโ€™approfondimento. In pochi versetti liquida la faccenda ma non per distrazione o superficialitร .

Piuttosto per eccesso di sintesi teologica.

E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana.

Non รจ una cosa necessariamente negativa il deserto, dicevamo. A volte รจ lo Spirito a spingerci. Ci spinge perchรฉ non abbiamo tanta voglia di vivere nel deserto, perchรฉ preferiamo vivere nello stordimento della cittร . Fatichiamo a prenderci del tempo per stare da soli, ci spaventa il silenzio, forse e soprattutto perchรฉ nessuno ci ha mai insegnato ad abitarlo, a farlo fiorire.

E ci spaventa soprattutto il deserto che รจ la prova, la sete, la solitudine negativa, quella di chi si รจ perso. Ingenuamente immaginiamo che una vita realizzata sia una vita senza contrasti, senza incidenti, senza dolore.

A volte รจ lo Spirito a spingerci ad abitare il deserto. Il dolore, allora, diventa opportunitร  per andare allโ€™essenziale, cambiamento, riassetto delle scelte.

E Gesรน resta nel deserto, quaranta giorni come quaranta furono gli anni trascorsi da Israele a vagare nel Sinai prima di imparare a diventare un popolo libero. Solidale da subito. Niente sconti, niente privilegi. Anche Gesรน ha dovuto affrontare le sue ombre.

Tentazioni, le chiama il Vangelo. cioรจ scelte, discernimento, capire cosa distrugge e cosa costruisce.

Non siamo soli a farlo.

Il nuovo Adamo

Non soltanto Gesรน non fugge il deserto ma asseconda lo Spirito. E, come noi, si lascia tentare. Fatica. Lotta. Matteo e Luca ci diranno che lo fa meditando la Parola e interpretandola nella giusta luce.

In quel deserto accade qualcosa di incredibile:

Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.

Gesรน sta con le bestie selvatiche in assoluta armonia. Come san Gerolamo con il leone. O san Francesco con il lupo. รˆ il nuovo Adamo, lโ€™uomo risvegliato, lโ€™uomo in piena armonia col creato, col cosmo, con le altre creature. 

Se nel deserto, sospinti dallo Spirito, sappiamo superare le tentazioni, fare le scelte giuste, orientarci allโ€™essenziale, verso Dio, recuperiamo il nostro rapporto primigenio, originario, col Cosmo. Non piรน dominatori o nemici, ma in profonda armonia con tutti e con tutto.

E se vogliamo insistere, se le bestie selvatiche, in qualche modo, per allegoria, rappresentano le nostre paure profonde, nel deserto, con Cristo, riusciamo a convivere anche con esse.

Di piรน.

Angeli

Secondo la tradizione biblica quando Adamo ed Eva vennero cacciati dallโ€™Eden Dio mise alla porta del giardino degli angeli di guardia, per impedire che rientrassero. Lโ€™umano, prima, doveva imparare ad usare bene la libertร , straordinario dono di Dio.

Ora anche gli angeli si sono riconciliati con gli uomini. E li servono. Ci servono per aiutarci a recuperare la nostra dimensione originaria.

Per farci rientrare nellโ€™Eden che รจ la scoerta interiore di quanto siamo amati e di quanto possiamo (sappiamo) amareรฌ.

Ecco delineato il percorso da fare. Lasciarci spingere nel deserto dallo Spirito, come ha fatto Gesรน, affrontare senza paura le tentazioni per recuperare in noi lโ€™immagine del nuovo Adamo che รจ il Signore. Dare un senso a tutto quello che abbiamo vissuto e stiamo faticosamente vivendo.

Per avere il cuore libero di accogliere il messaggio che il tempo รจ compiuto e il Regno si รจ avvicinato. Convertiamoci e crediamo al Vangelo.

Buon cammino.

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.

Lโ€™evangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.

Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...