Sorpassi
La mia vita ha il sapore agrodolce del Vangelo, soprattutto in questa stagione di sofferenza fisica.
E la Parola illumina i passi del mio cammino, sรฌ.
So di appartenere al Signore, so di averlo seguito lasciando le reti, non tutte, a dire il vero, e a volte mi inciampo.
Sono diventato pescatore di umanitร . Anzitutto in me stesso. Innamorandomi perdutamente della vita che mi รจ stata donata. E del mistero che si nasconde dentro questa vita.
So bene, come scrive Ben Sirach oggi, che davanti a me ho acqua e fuoco.
So bene che la vita di fede non รจ fatta solo di gesti etici, nรฉ tantomeno seguire una morale. Non piรน di quanto chi si ama รจ portato a rispettare lโamore che prova per la persona amata. Ma so anche che non cโรจ nulla di piรน lontano dal Vangelo dellโintransigenza. Della regola. E dellโossessione della coerenza.
So dove cercare la felicitร , meditando le Beatitudini, vivendole, nella piena consapevolezza del mio limite. Ma nella sconfinata proporzione del mio desiderio profondo e intimo.
Dellโanima che fa breccia in ogni azione. In ogni pensiero.
Osa
Ha parlato delle Beatitudini, il Maestro.
Le vive, quelle Beatitudini. Ha chiesto ai discepoli di osare. Di crederci.
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Cosรฌ facendo diventano, diventiamo, testimoni credibili. Credenti credibili.
Nella quotidianitร , fuori dagli angusti spazi del Sacro in cui, troppo spesso, abbiamo relegato lโimmensitร di Dio.
Ma รจ difficile parlarne, difficile parlarne fra noi cattolici. Perchรฉ troppo spesso abbiamo confuso i piani, elevato a dogma divino le nostre abitudini (talora belle e sane) e abbiamo ridotto la fede a consuetudine etica. Come se la Chiesa fosse il club dei bravi ragazzi in via di estinzione e non il sinodo dei peccatori perdonati scopertisi amati.
Siamo diventati intransigenti, invece. Quasi sempre con gli altri.
Se capissimoโฆ
Gesรน ci prova, spinge, osa. Con i devoti del suo tempo, con noi, con me.
Paolo ci ammonisce: esci dalla tua logica, fra noi non parliamo di logica mondana, di sane e sante abitudini, siamo nella sfera del divino, del sogno assoluto, della pienezza che costruiamo giorno per giorno. Lo Spirito le conosce, in profonditร , e le rivela a chi si fida, a chi va al cuore della Legge, che รจ sempre e solo e totalmente Legge dโamore. Legge fra amanti, norma di amati.
Non una riga
Gesรน non cambia la Legge dei Padri, la riporta alla sua origine. Le ridona quella vitalitร che i nostri perbenismi hanno stravolto e soffocato.
I dottori della Legge e i farisei, brava gente, facevano a gara e si sforzavano per essere integri di fronte a Dio. Sapevano (pensavano, illusi) di potersi presentare davanti a Dio da primi della classe, da bravi ragazzi, intonsi nella loro rigiditร spirituale e morale.
Bello, bene, bravi.
Solo che Gesรน chiede di piรน, chiede di superare quella giustizia.
Chiede un sorpasso. Azzardato, sicuramente. Di andare oltre la norma, la regola, lโetica, la giustizia fatta col righello, calcolatrice alla mano. Per approdare alla misericordia.
Chiede di cambiare approccio. Radicalmente.
Pacificati
Il primo tema affrontato in maniera esemplare รจ quello difficile della violenza e dellโomicidio, peraltro condannato dalla Torร che prevede la pena capitale (Es 20,13;21,12). Gesรน amplia lโidea dellโomicidio allargandolo alla maldicenza e al giudizio. Il discorso del perdono ai fratelli รจ legato alla tradizione del kippur: Dio perdona i peccati commessi contro di lui ma solo il fratello perdona i peccati commessi al fratello.
Non รจ lโatto a stabilire la gravitร di unโazione ma anche la sua intenzione.
Posso vivere e coltivare lโodio senza apparentemente mai commettere un gesto scorretto, cosรฌ come posso usare la lingua come unโarma affilata e uccidere.
Il divieto di uccisione non รจ limitato allโazione fisica ma anche, e soprattutto, a quella della volontร : posso uccidere col pensiero, con le parole, col giudizio, senza usare unโarma!
Persone, non cose
La stessa logica avviene rispetto al ruolo della donna.
Gesรน รจ e resta un uomo (maschio) del suo tempo e la donna, nella logica biblica, รจ senzโaltro soggetta allโazione del padre prima e del marito poi. Eppure lโaffermazione di Gesรน ha fatto certamente riflettere molti.
La donna non รจ proprietร del maschio di casa. Non un oggetto per soddisfare le proprie aspirazioni sessuali. ร persona. Relazione. Completamento.
Oggettivare lโaltro, uomo o donna che sia, ricondurlo a sรฉ, usarlo, appunto, รจ perdere lโopportunitร di relazionarsi.
Gesรน chiede di superare la logica del possesso, della bramosia, anche allโinterno di una unione di coppia o di una famiglia. Rispetta il mistero che sei. Accoglie il mistero che รจ lโaltro.
Autentici
Il giuramento รจ una pratica comune a tutti i popoli, la Bibbia la attribuisce sia agli uomini che a Dio (Gn 22,16; Dt 1,8; Sal 132,11-12โฆ). ร una sorta di atto sociale e sacro, lโultima garanzia di veritร che lโuomo puรฒ offrire al suo simile.
La Torร disapprova solo lo spergiuro, le inadempienze, la falsitร . Gesรน, invece, disapprova ogni tipo di giuramento, in contrasto con gli abusi che vedeva: era abituale intercalare il giuramento fra i giudei del suo tempo.
Lโabuso di giuramento รจ indice di sfiducia, di diffidenza, di insinceritร . Scredita la Parola e Dio: la proibizione di Gesรน รจ un appello alla veritร , prima che a Dio, alla caritร , distrutta dal dubbio e dalla reciproca diffidenza. Al di fuori della sinceritร vi รจ solo la menzogna che, ricorda Giovanni, ha per padre il maligno (8,44).
Il discepolo รจ chiamato ad essere sincero, ad essere autentico anzitutto con sรฉ stesso. La prima menzogna da evitare รจ con se stessi. Quando incontriamo Dio e ci specchiamo in lui non abbiamo piรน necessitร di apparire diversi, di farci migliori, di apparire. Quando ci avviciniamo a Dio scopriamo noi stessi, anche le nostre ombre, certo, che vengono perรฒ rilette alla luce della Parola. Ciรฒ detto, se siamo chiamati ad essere sempre sinceri senza giurare, non รจ detto che siamo chiamati a dire tutto a tutti. Ci sono persone impudenti e curiose, persone da cui difendersi (non diamo le perle ai porci!).
Accanto al concetto di autenticitร e veritร mettiamo quello di riservatezza e pudore.
Ricercare lโautenticitร in noi stessi non รจ certo facile, ma possibile con lโaiuto dello Spirito.
Di piรน, allora. Piรน della giustizia dei farisei.
Scoprendo, come dice la prima lettura, che se vogliamo osservare i comandamenti, saranno loro a custodirci.
Prepariamoci al sorpasso.
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