Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 10 Marzo 2024

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Ha talmente amatoย 

Come รจ difficile cambiare la nostra idea di Dio.

Anche se apparentemente devota, anche se pensiamo sia quella giusta, anche se ci hanno sempre insegnato cosรฌ.

Conversione รจ la parola che ci accompagna in questi giorni di quaresima. Un deserto da far fiorire, deserto in cui viviamo da sempre, che possiamo subire o attraversare, farlo diventare luogo di disperazione o dellโ€™intimitร  e del corteggiamento come accadde ad Osea. Fuori dal caos, dai condizionamenti, dalla frenesia.

Per poi salire sul Tabor, per superare le troppe tentazioni e scoprire gli angeli che ci servono per andare incontro al Dio di Gesรน, per riconciliare in noi stessi ogni belva feroce e tornare ad essere nella pace di Adamo. Ma, perchรฉ ciรฒ accada, dobbiamo ammettere che ci sono dei cambiamenti da fare. Gesรน ribalta i tavoli per scuotere coloro che di Dio hanno unโ€™idea sbagliata, unโ€™idea che offende la sua vera identitร , che mercanteggiano e patteggiano con Dio.

E, oggi, ci accompagna Nicodemo che, timoroso di essere scoperto e giudicato dai suoi compagni di fede, perchรฉ Gesรน รจ considerato eretico, va dal Maestro di notte per scoprire qualcosa di immenso e inatteso.

Sรฌ, anche noi ci muoviamo di notte. 

Non vediamo chiaramente e, diciamolo, un poโ€™ ci mette a disagio essere cristiani, appartenere ad una Chiesa che ospita, accanto a grandi santi e testimoni, fragili discepoli come noi.

Ma se abbiamo il coraggio di ascoltare, magari di ascoltare cose che pensiamo di conoscere perfettamente, allora puรฒ accadere davvero qualcosa di straordinario.

Puรฒ accade di scoprire chi รจ Dio.

Non quello piccino delle nostre paure, nรฉ quello usurato delle nostre abitudini.

Ma il Dio di Gesรน.

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Dialoghi 

Nicodemo, rabbino e dottore della Legge, vuole capire: non gli basta la sua incrollabile fede, cโ€™รจ ancora spazio e, con umiltร , si confronta. รˆ Gesรน a parlare e alla fine, lโ€™anziano rabbino tacerร , metafora di un giudaismo che non sa aprirsi alla novitร . Sembra un dialogo ininfluente, inefficace. Non รจ cosรฌ: Nicodemo ritornerร  proprio ai piedi della croce, la grande testimonianza.

Nelle dense parole dette da Gesรน, Giovanni sintetizza ciรฒ che ha/abbiamo scoperto: 

Dio รจ inconoscibile, inavvicinabile, fatichiamo a rappresentarlo, a immaginarlo, nellโ€™eterno conflitto fra i due Elohim (Dio e serpente). Nessuno puรฒ davvero parlare di Dio! nessuno puรฒ dire di conoscerlo! Gesรน afferma: solo chi scende dallโ€™alto puรฒ parlare di Dio! E chi รจ questo figlio dellโ€™uomo che scende dallโ€™alto? Colui che viene glorificato donando la sua vita come il serpente innalzato.

Possiamo dire di conoscere Dio perchรฉ Gesรน ce lโ€™ha rivelato. E come facciamo a credere che Gesรน รจ inviato da Dio? Per la sua morte gloriosa, per come รจ morto e risorto. Io non credo in Dio ma nel Dio rivelato da Gesรน che mi apre alla vita eterna, di Dio, lโ€™Eterno! Dio ama, dice Gesรน a Nicodemo. E questo Nicodemo lo sapeva.

Molto ferrato nella teoria, come me, come noi. Dio ama talmente tanto da donare ciรฒ che ha di piรน caro, suo Figlio, affinchรฉ il mondo si capaciti della sua vera identitร , della sua vera natura. Uno che rischia tutto al punto di mandarti il suo bene piรน prezioso ti vuole bene sul serio. 

E davanti a tale evidenza non puoi continuare a pensare che Dio non si occupi degli uomini o che, peggio, sia sempre pronto a dare loro una bastonata in testa. 

Continua Gesรน: Dio ama talmente tanto il mondo da mandare suo Figlio per una sola ragione, perchรฉ il mondo si salvi. Dio non desidera la morte di nessuno, non vuole condannare, ma salvare. Lo capissimo! Dio non รจ concorrente. Non un vigile. Nemmeno un giudice. La vita ci giudica e noi stessi e gli altri, Dio no. รˆ un Dio felice che mi vuole felice.

Dio viene per salvarci, per renderci felici, per avere la vita eterna, che non รจ una lunga vita noiosa ma la vita dellโ€™Eterno.

Ma rispetta la nostra libertร , totalmente. Perchรฉ chi ama lascia liberi.

Perchรฉ ci possa salvare dobbiamo credere. Credere che il Figlio racconta e rivela il Padre.

Per credere siamo chiamati a mettere Gesรน in alto, come Mosรจ fece fondere lโ€™immagine di un serpente in bronzo e lo fece innalzare affinchรฉ gli ebrei morsicati dai serpenti si salvassero.

Immagine potente e misteriosa.

In alto, cioรจ al di sopra delle serpi che ci morsicano, degli affanni, delle nostre stesse tenebre.

Gesรน va innalzato, nella nostra vita, e verso di lui siamo chiamati ad alzare lo sguardo.

Forse Gesรน capisce anche che quel serpente innalzato porta con sรฉ unโ€™ombra lugubre.

Una profezia.

Unโ€™ombra di morte che si renderร  necessaria a causa della nostra durezza di cuore.

Il nostro cuore. La sua morte.

In croce.

Ancora

Dio manda il Figlio nel mondo perchรฉ ci salviamo.

Ma, allora, perchรฉ non viviamo da salvati? Perchรฉ la salvezza e la felicitร  ci appaiono cosรฌ lontane? Cosรฌ irraggiungibili?

Perchรฉ luce e tenebre si confondono e le tenebre hanno una logica perversa di confusione, di malvagitร , di odio. Perchรฉ le tenebre si vestono di luce per ingannare gli uomini. Perchรฉ siamo fragili e fatichiamo tanto nellโ€™accogliere la luce, quella vera.

Ed รจ esattamente ciรฒ che siamo chiamati a fare in questi giorni.

Cercare la veritร , scrutarla e, bellissima definizione di Gesรน, โ€œfarlaโ€.

Fare la veritร . Renderla quotidiana, semplice, accessibile.

In questo percorso che รจ la quaresima, che รจ la vita, la veritร  ci conduce alla libertร  tutta intera.

Ciro

Lo sguardo sul mondo e sulla realtร , a partire da questa logica di Dio, cambia tutte le cose.

Lโ€™autore del libro della Cronache rilegge la storia di Israele forse semplificandola e con una punta di moralismo ma con onestร : quando Israele si รจ allontanato dalla luce di Dio, dal patto, dallโ€™amicizia con YHWH, ha perso la sua anima e la sua identitร .

Cosรฌ noi.

Forse la tristezza che portiamo nel cuore dipende dalla schiavitรน in cui ci siamo messi.

Schiavi delle nostre cattive abitudini, del giudizio degli altri, della bramosiaโ€ฆ

Ma non dobbiamo temere.

La Storia ha una sua logica provvidenziale se sappiamo coglierla.

La liberazione dei deportati ebrei in Babilonia arriva per opera di Ciro che sconfigge i babilonesi e libera i prigionieri. Ciro, un pagano, realizza il progetto di Dio.

Grandioso.

Lasciamoci stupire dal Dio che vuole per me una cosa sola: la salvezza.

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.

Lโ€™evangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.

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