Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 10 Marzo 2025

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Vangelo di Matteo – Mt 25,31-46

Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a me.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซQuando il Figlio dell’uomo verrร  nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร  sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrร  le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirร  a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderร  loro: “In veritร  io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirร  anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderร  loro: “In veritร  io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eternaยป.

Parola del Signore.

Anche noi, come Gesรน, ci inoltriamo nelย desertoย per ritrovare noi stessi, per andare allโ€™essenziale, per fare il punto della situazione, per verificare che la barca della nostra vita segua il percorso verso lโ€™altra riva. Noi non temiamo le tenebre, le fiere che ci sfidano nella quotidianitร , le tante difficoltร  che incontriamo sul nostro cammino: schiere di angeli ci sostengono e ci servono nel nostro cammino, una volta che abbiamo accolto lโ€™invito allaย conversione, una volta che abbiamo deciso, sul serio, di diventare discepoli.

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Se, imitando Gesรน, creiamo uno spazio di solitudine e silenzio, รจ per cambiare la nostra vita, riallinearla col progetto che Dio ha su di noi. Per permettere alla nostra anima di raggiungerci, per prendere consapevolezza di chi siamo e a cosa siamo chiamati. E per imparare a riconoscere Cristo lร  dove viviamo, nelle persone e nelle situazioni piรน imprevedibili.

Il Cristo che elemosina sotto i portici della nostra cittร , il Cristo che abita, solo e anziano, al piano di sotto. Il Cristo nascosto dietro il volto rude e minaccioso del carcerato. Il Cristo che sgambetta per casa o che mi prepara la cena. Gesรน si identifica totalmente con i fratelli e le sorelle che ci stanno accanto, chiede di indirizzare a loro le attenzioni che altre religioni indirizzano al divino.

Perchรฉ questa pagina, la piรน cruda, la piรน impressionante dellโ€™intero Vangelo, ci rivela la logica di Dio. Un Dio, il nostro, che non si chiude nei templi per ricevere adorazione ma si incarna nelle mille sofferenze per essere riconosciuto e amato. Anche quando non amabile. E questa รจ la sfida, imponente, del cristianesimo secondo Gesรน: da Dio alla relazione, da Dio ai fratelli.

La quaresima ci aiuta a ricordarci in chi abbiamo posto fiducia, chi รจ colui che ci chiede adesione e fiducia: il Dio che si identifica con gli sconfitti della Storia, con gli scarti di un mondo che ha fatto dellโ€™efficienza e del profitto un idolo. Sappiamo su cosa saremo interrogati. Meglio prepararsi, no?

+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++

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