Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Marzo 2023

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Ha appena parlato col cuore aperto ai suoi discepoli e alle sue discepole. Ha appena condiviso con loro la sua pena e la sua determinazione, affermando di essere disposto a morire pur di non cambiare strada, pur di continuare a professare il volto di quel Dio che ha conosciuto ed amato. E cosรฌ sarร . Forse si aspetta un po’ di solidarietร , un minimo di comprensione, un incoraggiamento. Ci sta, ci starebbe. Sta parlando a coloro che da anni lo stanno seguendo, giorno e notte, che ne hanno condiviso l’insegnamento.

Macchรฉ, niente del genere. Non hanno nemmeno ascoltato, litigano su chi sia il piรน grande, pensano a chi, nel gruppo, in parrocchia, nel presbiterio, abbia i posti migliori, la parrocchia migliore, i ruoli piรน visibili e gratificanti. Si spartiscono (santamente) future cariche e onori, senza sapere di cosa stanno parlando.

Quanta grettezza! Quanta incomprensibile incomprensione! Restiamo sgomenti nel leggere lo stridore e l’inopportunitร  delle parole dei discepoli. Insensibili e distratti. Gesรน li ha coinvolti condividendo il suo dolore e la sua preoccupazione, loro potrebbero offrire veramente un aiuto, anche solo per ascoltare e manifestare vicinanza e solidarietร  al loro rabbรฌ.

Idioti come noi, fragili come noi, inutili come noi. Eppure chiamati a fare esperienza di Chiesa, a costruirla, a renderla possibile. E mi emoziona sapere che Matteo, uno dei Dodici, non temendo di fare brutta figura, dica ai suoi lettori e a noi: non avevamo capito niente! Eravamo storditi e incapaci! Perchรฉ questa รจ la Chiesa: uomini e donne toccati dal Vangelo che camminano per cambiare il loro cuore.

Litigano sui primi posti mentre il Signore parla della sua morte prossima. E l’immenso Gesรน cosa fa? Ancora una volta mette da parte le proprie emozioni e indossa i panni del Maestro per insegnar loro qualcosa. Si dimentica, ancora una volta. Si dona, fino all’ultima goccia di sangue. E lo fa perchรฉ ama questi (noi) fragili discepoli.

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Lui, sรฌ, ama.

Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva

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