Raccontano di cosa è accaduto durante la prima missione. Lo fanno con passione, stanchi ma felici di quanto accaduto. Hanno amato e raccontato, hanno dato speranza, hanno liberato e guarito.
Ascolta “Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Febbraio 2025” su Spreaker.Sarebbe bello anche per noi, anche fra noi, fare la stessa cosa: raccontare quanto Dio ha fatto attorno a noi, in noi, attraverso di noi, piccoli somarelli che portano Gesù a Gerusalemme. Invece, troppo spesso, quando dei cristiani si radunano, quando si incontrano i preti, iniziano le lamentazioni e le litanie delle cose che non vanno…
Parlano a voce concitata al Signore, che li ascolta contento di quanto accaduto, fiero di questi suoi figli e di queste sue figlie. Ha compassione di loro, il Maestro, patisce-con, cioè vive le nostre emozioni, talmente empatico da condividerle. Non è un rabbino autorevole ma asettico, che mantiene le distanze: brucia di passioni e di emozioni. È totalmente uomo, totalmente di Dio.
Ha compassione dei suoi discepoli e delle sue discepole, che tornano entusiasti dalla prima esperienza missionaria, affaticati, e che vengono invitati a riposarsi. Prova compassione della folla che li ha raggiunti, interrompendo la loro vacanza, perché sono come pecore senza pastore. Che bellezza!
Come vi sentireste se, appena giunti in vacanza, trovaste il vostro collega di lavoro come compagno di lettino in spiaggia? Appunto… Gesù no, anche se vede il suo bel progetto di riposo comunitario svanire. Si mette da parte, ancora una volta, perché sa bene quanto siamo smarriti, sa bene quanto siamo fragili e incostanti. Sa che ci siamo persi.
E che fa? Insegna molte cose. Ci insegna a vivere. A scoprirci amati, a vivere nel perdono, ad avere fiducia, a sperare. A seguire il pastore, l’unico che ci porta ai pascoli verdeggianti.
Ha compassione di me, il Signore, e mi insegna a vivere. E così siamo chiamati a dare, a nostra volta, nel nostro piccolo: raccontare quanto il Signore sa fare per noi ed accorgerci di quei fratelli e quelle sorelle che chiedono luce. E noi sappiamo dove possono trovarla.
+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++
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