HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 5 Dicembre 2023

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 5 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Lc 10, 21-24

Non siamo qui a far finta che poi Gesù nasce: Gesù è nato, ha annunciato il Regno di Dio, è morto ed è risorto. Siamo qui per far nascere o rinascere Cristo nei nostri cuori, per rinvigorire la fiamma della fede, per aprire gli occhi e convertirci all’annuncio di Dio che ci raggiunge qui e ora.

Beati i nostri occhi che vedono la presenza di Dio! E i nostri orecchi che ascoltano l’annuncio del vangelo! Quanti uomini cercano Dio senza riconoscerlo! Noi che abbiamo ricevuto l’immenso dono della sua presenza siamo chiamati a farne memoria, a rinvigorire le nostra braccia stanche.

Dio non pone condizioni per essere accolto: ma un cuore umile, che si fa piccolo, che si mette in ascolto, che non pretende di sapere o di conoscere, riesce a vedere meglio la sua presenza. Stiamo attenti, in questo tempo di avvento, a non crederci sapienti e intelligenti, a non dire conosco, so già, come se il Natale che ci prepariamo a celebrare fosse solo un’ inutile ripetizione, un rito da reiterare stancamente.

- Pubblicità -

Beati noi, perché vediamo, perché siamo nati in questo tempo, perché qualcuno ci ha parlato di Cristo, perché possiamo ancora prepararci al Natale, perché abbiamo la Parola che ci permette di fare un percorso.

Beati noi perché ascoltiamo, perché abbiamo imparato a riconoscere la presenza di Dio nella sua Parola che troviamo nella Scrittura e riconosciamo negli eventi.

Beati noi, perché molti si disperano, e non cercano. Molti hanno desiderato ma non hanno saputo indirizzare il proprio desiderio.

Beati noi che abbiamo ricevuto l’annuncio e sappiamo che Dio ci ama e che ha il volto straordinario di un padre/madre, così come Cristo ce lo ha raccontato. Un Dio che si rivela agli sconfitti, agli ultimi, ai semplici, un Dio accessibile, un bambino da stringere fra le braccia, un neonato che sorride.

Beati noi che abbiamo ricevuto ancora la possibilità di iniziare un cammino, che ancora sappiamo aspettare, che ancora desideriamo. Perché questo cammino ha una meta, questo desiderio ha una pienezza, questo percorso ha una nascita interiore da vivere.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

IL NUOVO LIBRO DI PAOLO CURTAZ

IL DIO DI GESU’. Pregare il Padre nostro
LEGGI L’INTRODUZIONE

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO

Articoli Correlati