Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 4 Luglio 2023

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Siamo perduti, non sappiamo come salvarci, come essere felici, o come dimorare in quella felicitร  che riusciamo a vivere solo per brevi momenti di consapevolezza. Anche se siamo discepoli, se vorremmo esserlo, anche se da tempo seguiamo il Vangelo, ci sono momenti nella vita in cui abbiamo l’impressione di non riuscire a governare la barca sul mare in tempesta.

Momenti in cui ci confrontiamo con la malattia, con il lutto, in cui le relazioni e gli affetti sono difficili e conflittuali, o istanti di profondo sconforto, di malinconia, di pena. Allora, nonostante tutto, nonostante gli sforzi e la fede e la preghiera, abbiamo l’impressione di affondare. Il Signore c’รจ, ma dorme. Sembra assente, sembra distratto, sembra non importargli nulla di quanto ci sta accadendo.

Non รจ cosรฌ, lo sappiamo bene, ma la fatica รจ tanta e l’alba tarda ad arrivare. Non รจ quello che vorremmo, non รจ quello che vorrei. Perchรฉ, in fondo in fondo, io la tempesta non la voglio proprio affrontare, preferisco navigare in una piscina, mi accontento di un placido lago di montagna.

Al discepolo la tempesta non viene evitata, perchรฉ proprio nelle difficoltร  capiamo chi siamo veramente, sperimentiamo la nostra natura profonda, al di lร  delle apparenze e dei desideri. Gesรน dorme e la cosa ci spaventa… capissimo, invece, che proprio il fatto che Gesรนย dorme sulla nostra barca รจ la nostra forza. Chi di voi dormirebbe in un’auto guidata da uno spericolato?

Se Gesรน dorme รจ perchรฉ si fida, sa che ce la possiamo fare, sa che siamo in grado di uscire da qualunque tempesta. Non naviga al posto nostro, non ci mette da parte per prendere in mano il timone. Dorme perchรฉ si fida, dorme perchรฉ ci conosce, piรน di quanto noi stessi ci conosciamo.

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Sรฌ, Maestro, siamo perduti, ci sentiamo perduti, perchรฉ sappiamo bene che non abbiamo in noi tutte le risposte, perchรฉ non possiamo salvarci da soli. E il primo passo per essere salvati รจ riconoscere di essere persi senza Cristo, senza Vangelo, senza una meta, il Padre, verso cui dirigere la nostra barca.

Commento al brano del Vangelo di:ย ย โœย Mt 8,23-27

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