La Parola, oggi, si concentra sul dolore. Al centro pone due dolori assoluti: quello della morte di una bambina e quello di un’ infermitร invalidante e vissuta con vergogna. Una donna che soffre di perdite da dodici anni. Una ragazza di dodici anni che sta morendo.
Dodici, in Israele, รจ il numero della pienezza. Un dolore compiuto, traboccante: una donna che, a causa delle leggi sulla purezza che vietano di toccare una donna mestruata non riceve un abbraccio da dodici anni, una adolescente che non vedrร mai lo sbocciare della vita.
Perde sangue, la donna, perde vita: le sue relazioni la dissanguano, la svuotano, la annientano, come spesso succede anche a noi con le nostre relazioni malateโฆ Convinta di essere punita da Dio, perchรฉ cosรฌ l’hanno convinta i devoti, trasgredisce la norma e tocca Gesรน.
Ma quel gesto ingenuo non lo rende impura: รจ purificata, non รจ lei a contagiare col suo peccato il Maestro, รจ lui che la purifica nel profondo. Gesรน non rifiuta nessuna persona, neppure coloro che la Legge giudica indegni di Dio, anzi: solo la donna riceve la guarigione attraverso la potenza che esce da Gesรน: molti lo stavano toccando, ma lei sola lo tocca con fede.
Possiamo avvicinarci al Signore senza mai essere guariti nel profondo, possiamo fare i cristiani tutta la vita senza sperimentare la potenza dello Spirito che esce dal cuore di Cristo. La figlia di Giร rio resuscita, con semplicitร . Non temiamo, abbiamo fede come Giร iro.
La morte รจ un sonno, non รจ la fine di tutto, รจ un passaggio, ma รจ ancora troppo presto per questa ragazza che tutti considerano ancora una bambina. Il dolore di Gesรน รจ autentico, non come quello finto dei vicini che si prendono la briga di deriderlo, dopo la sua affermazione.
E il miracolo avviene: l’emorroissa guarisce, la figlia di Giร iro, nel pieno della sua adolescenza, torna in vita. Il Signore ci guarisce nel profondo: le ferite che ci dissanguano guariscono, il fanciullo che abbiamo spento in noi torna a vivere.
FONTE: Amen โ La Parola che salva – Il blog di Paolo
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