Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 29 Maggio 2020

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Il primo degli apostoli รจ stato lโ€™ultimo a convertirsi al risorto. Lโ€™ultimo a credere che il Signore risorto potesse ancora avere fiducia di lui. Ed era proprio lui, Pietro, a non avere piรน alcuna fiducia in se stesso, dopo essere stato travolto dalla sua fragilitร .

Pensava di essere il migliore, una roccia, non glielโ€™aveva forse detto il Maestro stesso? Ma di quella roccia restava solo la polvere. E il dialogo sul lago di Tiberiade fra Gesรน e Pietro รจ denso, intenso: tre volte lo aveva rinnegato, tre volte viene interrogato. Parte dallโ€™alto, il Signore: mi ami? La risposta di Pietro รจ quasi deludente: ti voglio bene. Ancora il Signore insiste, ancora Pietro non se la sente di lanciarsi.

La terza volta รจ Gesรน che abbassa il tiro, รจ sempre Dio che si adegua alle nostre povertร . Si incupisce, Pietro, ora dialoga: come puรฒ professare ancora amore, dopo quello che รจ accaduto? Sorride, il risorto, e lo incoraggia: ora Pietro รจ davvero pronto per accogliere i suoi fratelli, senza arroganza, senza superioritร , in totale e assoluta umiltร .

Sono passati tre anni da quel primo incontro, da quella prima volta, e ora Pietro, infine, รจ pronto:ย seguimi, gli dice il rabbรฌ.

Fonte

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