Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 29 Giugno 2022

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È difficile immaginare due persone più diverse di così. Pietro, rude pescatore di Galilea, irruento a pasticcione, generoso e sensibile. Paolo, raffinato giudeo romano, istruito, zelante fino al fanatismo.

È difficile immagine due chiamate più diverse di così. Pietro che lascia le reti per diventare pescatore di uomini, Paolo che inciampa nel Gesù che perseguita mentre, acceso di zelo, vuole incarcerare i discepoli. Così come diverse sono state le loro posizioni nella prima comunità riguardo alla delicatissima questione riguardante i pagani.

Pietro indeciso rispetto a questa possibilità, pensando ancora che il discepolato fosse cosa da ebrei, Paolo acceso sostenitore dell’universalismo della fede. E se le sono dette a viso aperto, le proprie opinioni, si sono confrontati aspramente. Ma avendo, sempre, un cuore indiviso e innamorato.

Così la Chiesa, burlona, li festeggia insieme, per ricordarci che la comunità cristiana non è composta da cloni ma da singolari unicità che si integrano per l’annuncio e la condivisione.

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