Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 29 Aprile 2022

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Spiegatemela voi, questa cosa. Spiegatemi come nell’Italia del Medioevo, dei Comuni, della contrapposizione fra potere temporale e spirituale, in un paese totalmente cattolico, ferocemente maschilista, una bambina di Siena, destinata come tutte ad essere data in moglie senza scegliere lo sposo, illetterata e sottomessa, possa diventare una donna combattiva, consigliera di principi e papi, toscanaccia senza peli sulla lingua, capace di richiamare il Papa in esilio ad Avignone ai suoi doveri di vescovo della Chiesa di Roma.

Non si capisce, certo, se non aggiungendo la variabile della lieta follia dello Spirito che, periodicamente, sconvolge i nostri pregiudizi, anche devoti, anche cattolici. No, non esistono gerarchie agli occhi di Dio, non esiste sessismo, non esistono modelli di società da applicare.

Ma solo il fuoco divorante dell’Amore che può andare a cercare una bambina illetterata e sottomessa nella Siena del medioevo e farla diventare maestra nella fede e patrona d’Italia.