La festa degli apostoli Simone e Giuda Taddeo ci riporta alla primigenia esperienza di chi, come loro, ha incontrato e seguito Gesรน e ha speso la propria vita annunciando il Regno perchรฉ anche noi possiamo diventare discepoli.
Simone รจ conosciuto come โzelotaโ (Lc 6,15) o โcananeoโ (Mt 10,4). Gli studiosi discutono sul fatto cheย zelotaย significhiย zelanteย o appartenente al gruppo antiromano degli zeloti. Preferisco questa seconda ipotesi, stupendomi ancora una volta del fatto che Gesรน chiami fra i suoi discepoli oltre che pubblici peccatori come Matteo, anche un ex-terrorista come Simone. La vita di una persona non รจ mai definitiva e da ogni tenebra si puรฒ uscire grazie allโintervento del misericordioso.
Il fatto che uno zelota faccia parte del gruppo dei Dodici ci apre ad una visione diversa della Chiesa che non รจ composta da belle statuine ma da uomini concreti provenienti da ogni esperienza e resi nuovi dal Vangelo. Sulla stessa linea la riflessione sulla seconda annotazione: i cananei erano gli antichi abitanti di Israele, acerrimi nemici da sconfiggere.
E cosรฌ Gesรน prende con sรฉ anche un probabile meticcio come Filippo, dal nome greco, anche la presenza di un apostolo proveniente dagli antichi nemici ci fa sorridere. Come Gesรน dice a Giuda Taddeo dopo lโultima Cena:ย Se uno mi ama, osserverร la mia parola e il Padre mio lo amerร e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
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