Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 28 Marzo 2023

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Chi sei veramente, Nazareno? Chi sei? Un manipolatore? Un millantatore? Un falso profeta? Il clima attorno a Gesรน si surriscalda: diventa segno di contrapposizione fra diverse fazioni, si litiga riguardo alla sua vera identitร . Chi sei veramente Gesรน, per me? Un amico? Qualcuno da invocare nei momenti del bisogno? Colui che mi hanno insegnato a rispettare e seguire?

Gesรน pretende di essere infinitamente di piรน: inviato dal Padre, รจ venuto a proferire le parole di Dio. Di piรน: Gesรน si attribuisce il nome stesso di Dio, io Sono, nome impronunciabile e che, pure, il Maestro usa per parlare di sรฉ. Di piรน: davanti ai suoi oppositori Gesรน afferma che la sua vera identitร  si manifesterร  solo quando sarร  innalzato, cioรจ crocefissoโ€ฆ

Inviato dal Padre, Gesรน racconta con le parole e con i gesti quanto ha scoperto: conduce a Dio il popolo di Israele, ribadisce il vero volto di Dio, spesso manipolato, sfigurato, stravolto. Ma รจ talmente inconcepibile un Dio che diventa uomo, un Messia amabile e sorridente che rifiuta in ogni modo la violenza, che tutti rimangono spiazzati. Eppure i segni ci sono, e le conversioni e i miracoli.

Ma la resistenza รจ enorme. Cosรฌ come oggi resistiamo a chi ci parla di Cristo perchรฉ appartiene ad una Chiesa percepita come contraddittoria e inaffidabile. Tu chi sei? Continuiamo a ripeterci, a ripetergli. Un uomo divinizzato? Un mito? Un bravo ragazzo ribelle spazzato via dal potere religioso? E Gesรน indica la croce, l’essere innalzato, mostrato, osteso.

Sul Calvario scopriamo chi รจ veramente Dio, un Dio che muore per amore, un Dio libero e liberante, nudo. La croce รจ la Parola definitiva sull’identitร  di Dio e di Gesรน, suo figlio amato. Dio si dona, per sempre, totalmente, senza ricattare, senza suscitare sensi di colpa, lasciandoci liberi di accogliere o di rifiutare questa folle testimonianza.

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Ecco, ora รจ tutto chiaro, se vogliamo capire, se osiamo โ€” infine โ€” credere a questa follia: Gesรน รจ Dio stesso e manifesta la sua identitร  morendo per amore.

Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva

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