La Chiesa celebra oggiย laย memoria dei santi martiri innocenti, di quei bambini che furono uccisi dalla ferocia di Erode.
Sono loro, i bambini, le prime vittime dellโassurda ferocia degli adulti. I bambini, ignari, indifesi, impotenti, ieri come oggi, sono travolti dalle follie degli adulti.
I bambini, lโimmagine stessa della natura umana integra, della beatitudine incorrotta, sono le prime vittime delle guerre, delle malattie, delle lotte. Primi fragili fiori recisi dalla falce del potere e dellโarroganza.
Cosรฌ, oggi, ricordando questi piccoli, facciamo memoria dei troppi innocenti uccisi dalla barbarie. Nuovamente una memoria dolorosa quella di oggi, che dona profonditร e senso alla festa che stiamo celebrando.
Non siamo qui a cantareย stille nachtย e a giocare ai buoni sentimenti, ma a vedere quanto lโuomo รจ capace di distruggere e di perdersi, di quanta salvezza profonda, infinita abbiamo necessitร . E questa salvezza, per noi, ha un volto: Gesรน Cristo rivelatore del Padre, Salvatore del mondo.
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La Chiesa pone i riflettori sui bambini che furono uccisi dalla cieca furia di Erode, incapace Erode di capire che la regalitร di Cristo non ha nulla a che vedere con la sua sete di potere. La Chiesa osa onorare la memoria di queste vittime inermi col titolo piรน impegnativo per un cristiano, quello di martire.
