Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 28 Aprile 2022

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Dona lo Spirito senza misura il Signore, l’inviato di Dio, colui che ha visto il Padre faccia a faccia. Dona lo Spirito se lo accogliamo, se apriamo il cuore e la mente a quanto egli vuole dirci. Dona lo Spirito con abbondanza, non è avaro, non calcolatore. Dona lo Spirito perché possiamo, finalmente, fuggire l’idea meschina di un Dio padrone irascibile e inaffidabile per scoprire il volto sorridente di un Padre.

Credere nella testimonianza del Figlio, il Signore Gesù, riguardo al Padre significa sperimentare la vita eterna, cioè la vita di Dio, l’Eterno, vedere la vita, non subirla. Rifiutarla, invece, ci fa rimanere nella nostra visione di un dio irascibile e viviamo nell’ira, nella malvagità, senza poter uscire dalla rappresentazione piccina di un dio fatto a nostra immagine e somiglianza.

A noi la scelta: accogliere, ancora e ancora, la visione che Gesù ha di Dio, accogliendo lo Spirito, o rimane attaccati all’immagine che di Dio ci siamo fatti.